Giunta delle elezioni - Resoconto di mercoledì 13 dicembre 2006
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GIUNTA PLENARIA
Mercoledì 13 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Donato BRUNO, indi del vicepresidente Gianfranco BURCHIELLARO.
La seduta comincia alle 18.05.
Comunicazioni del Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze in merito all´eleggibilità di deputati.
La Giunta, su proposta di Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle ineleggibilità e alle decadenze, formulata ai sensi dell´articolo 16, comma 2, del regolamento della Giunta, sulla base delle dichiarazioni presentate e della documentazione agli atti, prende atto dell´eleggibilità dei seguenti deputati sulle cui cariche o funzioni il Comitato ha svolto l´istruttoria ai fini del giudizio sull´ineleggibilità e per i quali non sono comunque pendenti ricorsi che attengano a tale profilo:
nella II Circoscrizione Piemonte 2: Armosino Maria Teresa, Barbi Mario, Cardano Anna Maria, Costa Enrico, Cota Roberto, Crapolicchio Silvio, Damiano Cesare, Del Bue Mauro, Delfino Teresio, Fiorio Massimo, Galli Daniele, Giulietti Giuseppe, Leddi Maiola Maria, Lovelli Mario, Mancuso Gianni, Mellano Bruno, Montani Enrico, Pedrini Egidio Enrico, Rampi Elisabetta, Zacchera Marco e Zanetta Valter;
nella VII Circoscrizione Veneto 1: Ascierto Filippo, Baratella Fabio, Borghesi
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Antonio, Brancher Aldo, Bricolo Federico, Colasio Andrea, Conte Giorgio, Crema Giovanni, D´agrò Luigi, De Luca Francesco, Fincato Laura, Fogliardi Giampaolo, Fratta Pasini Pieralfonso, Frigato Gabriele, Goisis Paola, Gozi Sandro, Martinello Leonardo, Milanato Lorena, Naccarato Alessandro, Peretti Ettore, Sperandio Gino, Trupia Lalla, Zanella Luana e Zorzato Marino;
nella IX Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia: Compagnon Angelo, Contento Manlio, Cuperlo Giovanni, Di Centa Manuela, Francescato Grazia, Lenna Vanni, Maran Alessandro, Menia Roberto, Pertoldi Flavio, Pottino Marco, Siniscalchi Sabina e Strizzolo Ivano;
nella XI Circoscrizione Emilia Romagna: Albonetti Gabriele, Alessandri Angelo, Astore Giuseppe, Barbieri Emerenzio, Bersani Pier Luigi, Bertolini Isabella, Brandolini Sandro, Castagnetti Pierluigi, Cento Pier Paolo, Chicchi Giuseppe, De Brasi Raffaello, De Simone Titti, Ferrara Francesco Detto Ciccio, Fini Gianfranco, Foti Tommaso, Franceschini Dario, Garagnani Fabio, Gentili Sergio, Germontani Maria Ida, Ghizzoni Manuela, La Forgia Antonio, Lainati Giorgio, Lenzi Donata, Marchi Maino, Migliavacca Maurizio, Miglioli Ivano, Motta Carmen, Mungo Donatella, Nucara Francesco, Ottone Rosella, Paoletti Tangheroni Patrizia, Papini Andrea, Pedulli Giuliano, Prodi Romano, Raisi Enzo, Santelli Jole, Soffritti Roberto, Vichi Ermanno e Zanotti Katia;
nella XIII Circoscrizione Umbria: Benedetti Valentini Domenico, Bocci Gianpiero, Capitanio Santolini Luisa, Capotosti Gino, Di Girolamo Leopoldo, Khalil detto Ali´ Rashid, Sereni Marina e Stramaccioni Alberto;
nella XVI Circoscrizione Lazio 2: Amici Sesa, Bandoli Fulvia, Conte Gianfranco, Crimi Rocco, Deiana Elettra, Di Virgilio Domenico, Fioroni Giuseppe, Formisano Anna Teresa, Pedrizzi Riccardo, Picano Angelo, Rampelli Fabio, Rositani Guglielmo, Schietroma Gian Franco e Sposetti Ugo;
nella XVII Circoscrizione Abruzzi: Acerbo Maurizio, Aracu Sabatino, Buontempo Teodoro, Castellani Carla, Cialente Massimo, Costantini Carlo, Crisci Nicola, D´ambrosio Giorgio, De Laurentiis Rodolfo, D´lpidio Dante, Fasciani Giuseppina, Ricevuto Giovanni e Tenaglia Lanfranco;
nella XIX Circoscrizione Campania 1 Affronti Paolo, Alfano Ciro, Alfano Gioacchino, Azzolini Claudio, Berlusconi Silvio, Bianco Gerardo, Castiello Giuseppina, Cesario Bruno, Cesaro Luigi, Cirino Pomicino Paolo, De Cristofaro Peppe, D´elia Sergio, Iacomino Salvatore, Incostante Maria Fortuna, Marone Riccardo, Martusciello Antonio, Mosella Donato Renato, Nespoli Vincenzo, Ossorio Giuseppe, Pegolo Gian Luigi, Pellegrino Tommaso, Pezzella Antonio, Pisacane Michele, Ranieri Umberto, Russo Paolo, Scotto Arturo, Taglialatela Marcello, Tessitore Fulvio, Tranfaglia Nicola, Tuccillo Domenico, Villari Riccardo e Vito Elio;
nella XXII Circoscrizione Basilicata: Carta Giorgio, Lamorte Donato, Lombardi Angela, Luongo Antonio, Margiotta Salvatore e Ponzo Egidio Luigi;
nella XXV Circoscrizione Sicilia 2: Belisario Felice, Bono Nicola, Boselli Enrico, Briguglio Carmelo, Burtone Giovanni Mario Salvino, Catanoso Basilio, Crisafulli Vladimiro, D´alia Gianpiero, Dato Cinzia, Drago Giuseppe, Floresta Ilario, Forgione Francesco, Germanà Basilio, Grimaldi Ugo Maria Gianfranco, Latteri Ferdinando, Licandro Orazio Antonio, Lo Monte Carmelo, Martino Antonio, Minardo Riccardo, Palumbo Giuseppe, Piscitello Rino, Prestigiacomo Stefania, Raiti Salvatore, Rotondo Antonio, Samperi Marilena, Stagno D´alcontres Francesco e Violante Luciano;
nella X Circoscrizione Liguria: Adolfo Vittorio, Benvenuto Romolo, Boscetto Gabriele, La Russa Ignazio, Longhi Aleandro, Mantovani Ramon, Minasso Eugenio, Mondello Gabriella, Mussi Fabio, Nan Enrico, Olivieri Sergio, Orlando Andrea, Pinotti Roberta, Scajola Claudio, Tanoni Italo, Venier Iacopo e Zunino Massimo.
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Verifica dei poteri nella XI Circoscrizione (Emilia Romagna).
Teresio DELFINO (UDC) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XI Circoscrizione Emilia Romagna, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
Sono stati, inoltre, presentati direttamente alla Camera i seguenti ricorsi:
Roberto Mario Sergio COMMERCIO con ricorso, presentato nei termini, inviato in data 9 maggio 2006 e pervenuto alla Camera in data 15 maggio 2006, contesta la propria esclusione dalla lista Forza Italia nella XI Circoscrizione Emilia-Romagna a causa della mancata presentazione del documento contenente la dichiarazione di accettazione della candidatura. Nel ricorso - rivolto contro le proclamazioni dei deputati eletti nella lista Forza Italia per la circoscrizione Emilia-Romagna (effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale in data 21 aprile 2006) si lamenta la violazione dell´articolo 22 del testo unico n. 361 del 1957, sottolineandosi come la dichiarazione di accettazione della candidatura, avente data certa anteriore alla scadenza del termine, inizialmente allegata per mero errore materiale alla lista per il Senato, sia stata prodotta in sede di integrazione documentale, ai sensi dell´ultimo comma del citato articolo 22 e come, viceversa, l´Ufficio centrale circoscrizionale abbia ritenuto inidonea la dichiarazione giustificativa della omessa allegazione ai fini della riammissione del candidato nella lista. Nel ricorso si chiede pertanto che la Giunta annulli i provvedimenti di esclusione della candidatura disponendo l´inserimento del sig. Commercio nella lista Forza Italia nella XI circoscrizione Emilia-Romagna e corregga conseguentemente il risultato delle elezioni proclamando eletto al posto ottavo della lista Forza Italia il ricorrente. In via del tutto subordinata - richiamata l´ord. n. 117 del 2006 con la quale la Corte costituzionale ha riconosciuto natura giurisdizionale alla Giunta delle elezioni - il ricorrente chiede, infine, che la Giunta, qualora ritenga conforme alle norme vigenti il provvedimento impugnato, sollevi dinanzi alla Corte costituzionale questione di legittimità costituzionale degli articoli 20, 22, 23 e 87 del testo unico n. 361 del 1957 per violazione degli articoli 1, 2, 3, 48, primo comma, 51, primo comma, 67 e 97 della Costituzione, sotto il profilo della lesione del diritto di elettorato passivo dei candidati ad una competizione elettorale, del diritto di elettorato attivo del corpo elettorale e dei principi costituzionali in materia di giusto procedimento amministrativo;
Nicola BASILICO, Silvia ROLLA, Enrico MARCHETTI, Renato CAMPIGLIA e Carlo RIENZI, rappresentanti della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana, contestano l´esclusione dalla competizione elettorale nella XI Circoscrizione Emilia-Romagna della lista da loro rappresentata. Il ricorso presentato - già respinto dall´Ufficio elettorale centrale nazionale - è volto a richiedere l´annullamento, con conseguente «ripetizione delle elezioni nella circoscrizione de qua», della decisione con la quale l´Ufficio centrale circoscrizionale ha ricusato la lista dalle elezioni politiche 2006 a causa della mancata esibizione di tutti i certificati elettorali dei sottoscrittori della lista medesima e del provvedimento con il quale l´Ufficio elettorale centrale nazionale ha disposto il rigetto del ricorso dalla stessa lista ivi presentato. Tra i motivi del ricorso figurano l´asserita violazione della legge n. 241 del 1990 (in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti), l´asserito difetto di motivazione dei provvedimenti impugnati e l´asserita violazione degli articoli 22 e seguenti del testo unico n. 361 del 1957. Si segnala, inoltre, che la lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana aveva presentato analoghi ricorsi alla Giunta delle elezioni della Camera in data 16 marzo 2006, già prima,
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dunque, dello svolgimento della competizione elettorale; con tali ricorsi si richiedeva alla Giunta delle elezioni di adottare provvedimenti cautelari e urgenti tali da consentire alla lista di partecipare alle imminenti elezioni politiche per il rinnovo della Camera anche nelle circoscrizioni ove la stessa era risultata esclusa a seguito delle determinazioni adottate dagli Uffici elettorali. Con lettera del 20 marzo 2006 l´allora Presidente della Giunta comunicava tuttavia al delegato della lista Nicola Basilico che i ricorsi, alla luce degli articoli 23 e 87 del testo unico n. 361 del 1957, concernevano materia del tutto esulante dalla competenza della Giunta di quella legislatura e li restituiva pertanto al mittente in quanto in quella fase irricevibili, senza pregiudizio delle determinazioni che, ove investita della questione, avesse voluto assumere la Giunta delle elezioni della XV legislatura.
Con riferimento a entrambi i suddetti ricorsi, prende atto, anche sulla scorta dei precedenti e delle deliberazioni adottate dalla Giunta nella corrente legislatura, che la richiesta di annullamento di atti del procedimento elettorale preparatorio con i quali sia stata disposta la ricusazione o di singoli candidati o di liste non rientra nelle competenze della Giunta delle elezioni e che pertanto i ricorsi debbano essere archiviati per manifesta inammissibilità. Tale profilo - con specifico riferimento al ricorso della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana - risulta assorbente rispetto al vizio di improcedibilità da cui tale ultimo ricorso è pure affetto, ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, essendo lo stesso intempestivo in quanto direttamente recapitato a mano alla Giunta solo in data 8 giugno 2006 e, dunque, oltre il termine di venti giorni da ciascuna delle proclamazioni dei deputati eletti nella XI Circoscrizione Emilia-Romagna (proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale in data 21 aprile 2006). Quanto, poi, al ricorso di Roberto Mario Sergio COMMERCIO, evidenzia come lo stesso sia volto a richiedere la proclamazione del ricorrente «al posto ottavo della lista Forza Italia» sebbene la predetta lista abbia diritto soltanto a sette seggi nella circoscrizione Emilia-Romagna. Avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio (e in particolare quelli concernenti la ricusazione di liste o candidati) è, infatti, previsto un sistema di tutele che trova la sua compiuta disciplina negli articoli 22 e 23 del testo unico n. 361 del 1957. La eventuale illegittimità costituzionale di tali disposizioni, per violazione del principio costituzionale del diritto ad agire in giudizio a difesa dei propri diritti ed interessi legittimi, diversamente da quanto prospetta il ricorrente Commercio, non può formalmente essere eccepita dalla Giunta, non essendo questa qualificabile come giudice a quo abilitato alla rimessione degli atti alla Corte costituzionale (cfr. la seduta della Giunta del 18 aprile 2002, in cui, con riferimento ad un ricorso in materia di ineleggibilità ai sensi dell´articolo 7 del testo unico n. 361 del 1957, non si ritenne ipotizzabile, anche in assenza di qualsivoglia precedente al riguardo, la rimessione alla Corte della questione di costituzionalità, sollecitata dal ricorrente, da parte della Giunta). Del resto, le citate disposizioni del testo unico n. 361 del 1957 prevedono la possibilità di riesame, entro ristretti termini temporali, delle ricusazioni di liste o candidati da parte dello stesso Ufficio centrale circoscrizionale e di impugnazione dei provvedimenti di ricusazione di liste o singole candidature dinanzi all´Ufficio Elettorale Centrale Nazionale, secondo una procedura di urgenza giustificata dalla necessità di una definitiva composizione delle liste e delle candidature tale da consentire un sollecito prosieguo del procedimento elettorale, in merito alla quale potrebbe semmai ravvisarsi l´opportunità di un intervento legislativo volto a potenziare i momenti di contenziosità giurisdizionale antecedenti allo svolgimento delle elezioni. La competenza della Camera a pronunciare giudizio definitivo, ai sensi dell´articolo 87 del testo unico n. 361 del 1957, sui ricorsi e reclami presentati, ivi compresi quelli relativi al procedimento elettorale
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preparatorio, deve invece ritenersi sussistente solo in quanto sia finalizzata alla verifica dei titoli di ammissione degli eletti: nel senso che la Camera può e deve conoscere tutto il procedimento elettorale, ivi compresa la fase precedente l´apertura dei seggi, ma esclusivamente ai fini del giudizio sulla corretta composizione dell´organo (potendo, dunque, sindacare la validità dei provvedimenti di ammissione di liste o candidati ma non di quelli di ricusazione), restando estranea alle finalità istituzionali dell´organo parlamentare la valutazione di mera legalità degli atti privi di rilevanza sulla verifica dei titoli di ammissione dei deputati proclamati, ed essendo apprestate specifiche forme di tutela per i casi di ricusazione di contrassegni o eliminazione di liste o candidati. La verifica dei titoli di ammissione degli eletti esclude per definizione che nella stessa possa ritenersi ricompreso anche il controllo sulle posizioni giuridiche soggettive di coloro i quali (singoli o intere liste) non hanno affatto partecipato alla competizione elettorale. I vizi dedotti nei ricorsi di Roberto Mario Sergio COMMERCIO e della lista Consumatori C.O.D.A.CONS. - DEMOCRAZIA CRISTIANA riguardano, invece, un momento della fase preliminare del procedimento elettorale (il deposito delle liste e il controllo sulla loro regolare presentazione e composizione) rimesso alla cognizione di organi appositi, e i cui effetti non hanno rilievo nella successiva fase della votazione, se non sulla base di argomentazioni ipotetiche in fatto o di considerazioni di mera legittimità riguardanti il procedimento che in nessuna misura incidono sui titoli di ammissione degli eletti e che, per tali ragioni, esulano del tutto dalle competenze della Giunta delle elezioni. Ad ulteriore motivazione del difetto assoluto di competenza della Giunta su ricorsi quali quelli in esame, valga, inoltre, la considerazione che, se la Giunta ritenesse, al contrario, di poter esaminare nel merito un ricorso avverso la ricusazione di una lista o di un singolo candidato, dovrebbe conseguentemente ammettere la possibilità di un suo accoglimento; dal che tuttavia non potrebbe in ogni caso derivare alcuna conseguenza pratica sui titoli di ammissione dei deputati proclamati (non essendovi, per mancata partecipazione alle elezioni, candidati proclamabili) se non quella - palesemente estranea alle finalità proprie della verifica dei poteri - di provocare la ripetizione delle elezioni non solo nella circoscrizione interessata ma - tenuto conto del sistema, attualmente vigente per la Camera, di calcolo e assegnazione dei seggi unificato a livello nazionale - in tutte le circoscrizioni territoriali italiane (ad eccezione della XXVII Circoscrizione Valle d´Aosta) al fine di consentire alla lista esclusa di parteciparvi con propri candidati.
Fa presente inoltre nel corso della propria attività istruttoria, in via preliminare, ha preso visione di una lettera dell´onorevole Isabella Bertolini contenente indicazioni relative ad osservazioni sui dati di alcune sezioni della XI Circoscrizione Emilia-Romagna.
Ha richiesto agli uffici di controllare tale documentazione, evidenziando eventuali difformità dei dati. Le indicazioni riportate nella lettera dell´onorevole Bertolini si riferiscono, effettivamente, a dati discordanti tra alcuni verbali sezionali e tabelle di scrutinio, ma già sanati, comunque, dall´Ufficio centrale circoscrizionale.
Il controllo (vedi tabella allegata) non ha evidenziato difformità con i dati già acquisiti e controllati dagli uffici della Giunta nel corso della verifica elettorale preliminare.
Di conseguenza, il dato delle elezioni, relativamente alle sezioni indicate dall´onorevole Bertolini, non risulta modificato.
Successivamente ha esaminato anche un campione casuale di verbali sezionali, tabelle di scrutinio e schede bianche e nulle, adottando il criterio della scelta di un numero pilota (identificativo della sezione) la cui cifra finale è stata indicata dal relatore con una serie sequenziale di 10 con il passaggio alla sezione successiva nei casi che hanno interessato sezioni ancora «squadrate». Ha controllato circa il 20 per cento di sezioni della Circoscrizione,
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per un totale di 5.406 schede bianche e 8.249 schede nulle oltre a quelle che risultavano ancora «squadrate» dopo le verifiche degli uffici della Giunta delle elezioni e che sono state successivamente «quadrate» pari a 5 sezioni.
Inoltre ha ritenuto, per le ragioni illustrate più avanti, di procedere al controllo delle rimanenti 4 sezioni del Comune di Brescello. Pertanto il totale delle sezioni verificate ammonta a n. 909 (900 + 5 + 4) su 4.423 sezioni della Circoscrizione, pari al 20,55 per cento.
Da tale esame sono emerse numerose irregolarità dovute a interpretazioni soggettive, da parte dei componenti dei seggi, delle norme in materia di nullità del voto. Tutte le schede che, a giudizio del relatore, sono da considerate valide, sono state evidenziate, come da prassi consolidata, in appositi plichi all´interno delle buste contenenti la documentazione delle sezioni prese in esame.
Al riguardo ritiene di evidenziare che, rispetto al dato assoluto circoscrizionale (n. 26.961 schede bianche, e 41.624 schede nulle) riscontrato dagli uffici della Giunta delle elezioni, le schede bianche e nulle risultanti dalle sezioni verificate sono: schede bianche 5.406 pari al 20,05 per cento, schede nulle 8.249 pari al 19,81 per cento.
Ritiene che sembrerebbero recuperabili dalle schede bianche da lui esaminate: 10 voti per la lista Forza Italia; 7 voti per la lista UDC; 6 voti per la lista Alleanza nazionale; 2 voti per la lista Lega nord-MPA; 2 voti per la lista DC-NuovoPSI; 3 voti per la lista Alternativa sociale; 1 voto per la lista No euro, per un totale di 31 voti recuperabili per la coalizione di centro-destra; 13 voti per la lista Comunisti italiani; 7 voti per la lista L´Ulivo; 2 voti per la lista UDEUR; 1 voto per la lista Italia dei valori; 1 voto per la lista Rifondazione comunista, per un totale di 24 voti recuperabili per la coalizione di centro-sinistra. Dalle schede nulle da lui esaminate il relatore ritiene, inoltre, che sembrerebbero recuperabili: 35 voti per la lista Forza Italia; 12 voti per la lista Alternativa sociale; 17 voti per la lista Alleanza nazionale; 9 voti per la lista UDC; 6 voti per la lista Lega nord-MPA; 2 voti per la lista DC-NuovoPSI; 2 voti per la lista Fiamma Tricolore; 2 voti per la lista No euro, per un totale di 85 voti recuperabili per la coalizione di centro-destra; 25 voti per la lista L´Ulivo; 2 voti per la lista Comunisti italiani; 3 voti per la lista UDEUR; 5 voti per la lista Italia dei valori; 1 voto per la lista Pensionati; 1 voto per la lista Rifondazione comunista; 3 voti per la lista Federazione dei Verdi, per un totale di 40 voti recuperabili per la coalizione di centro-sinistra.
L´insieme delle schede bianche e nulle del campione porterebbe in evidenza la possibilità per il centro-destra di un recupero pari allo 0,79 per cento e per il centro-sinistra di un recupero pari allo 0,51 per cento, con un differenza a favore del centro-destra di 0,28 per cento. Tale dato, rapportato al totale delle schede bianche e nulle della circoscrizione (68.585), potrebbe portare ad un eventuale recupero di 192 voti
Segnala, inoltre, pur esulando dalla specificità della verifica e pur essendo chiaramente voti nulli, di aver rilevato tra le schede nulle 1.414 voti espressi con due o più segni su simboli di liste appartenenti alla coalizione avente come unico capo Romano Prodi e 605 voti espressi con due o più segni su simboli di liste appartenenti alla coalizione avente come unico capo Silvio Berlusconi. Nel corso dell´attività di esame delle schede nulle il relatore ha anche individuato 747 schede che presentavano sia un segno sul simbolo di una lista della coalizione avente come unico capo Berlusconi, sia un segno sul simbolo di una lista della coalizione avente come unico capo Prodi. Al riguardo diverse schede, a giudizio del relatore, sembrano presentare elementi che possono far ritenere che vi sia sta una eventuale manipolazione, e comunque, suggeriscono la necessità di un più rigoroso reclutamento dei presidenti e degli scrutatori degli uffici elettorali di sezione.
Sulla base delle risultanze dell´attività istruttoria svolta, ha riscontrato alcune anomalie ricorrenti:
schede bianche prive di apposizione sul retro del timbro della sezione, che deve
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essere impresso al momento dello spoglio (articolo 68, comma 3-bis, testo unico n. 361/1957) per evitare possibili abusi;
buste, contenenti schede bianche e nulle, aperte e prive di timbri e firme;
schede con voto valido inserite materialmente tra le bianche.
tabelle di scrutinio mancanti o con dati incompleti.
verbali in bianco, in fotocopia o incompleti.
Fa presente, a tale ultimo riguardo, che le predette squadrature sono le stesse che hanno indotto l´onorevole Bertolini ad effettuare la segnalazione, di cui ha testé riferito e sulla quale l´UCC ha effettuato i riscontri.
Ritiene, inoltre, di dover proporre fin d´ora che, ai fini della verifica su base nazionale, la Giunta deliberi l´acquisizione delle schede valide delle seguenti sezioni, per le motivazioni di seguito indicate:
sezione n. 2 del comune di Sassuolo: per la lista Comunisti italiani la tabella di scrutinio indica 11 voti validi mentre nel verbale sezionale ne risultano 15;
sezione n. 6 del comune di Bedonia: non è stato possibile effettuare il riscontro dei voti validi in quanto il verbale sezionale non indica i dati dei voti alle singole liste;
sezione n. 7 del comune di Bagnolo in Piano: per la lista Comunisti italiani la tabella di scrutinio reca la «spunta» di 33 voti mentre a fondo tabella è riportato il dato di 23 voti validi;
sezione n. 4 del comune di Gualtieri: per la lista L´Ulivo la tabella di scrutinio riporta nella «spunta» 83 voti validi mentre il dato indicato a fondo tabella e nel verbale sezionale è di 183 voti validi;
sezione n. 15 del comune di Bellaria - Igea Marina: per la lista Comunisti italiani la tabella di scrutinio indica nella «spunta» 17 voti validi (dato identico a quello riportato sul verbale sezionale) mentre a fondo tabella sono indicati 7 voti;
sezione n. 162 del comune di Ravenna: per la lista Alternativa sociale la tabella di scrutinio riporta nella «spunta» 18 voti validi mentre a fondo tabella e nel verbale sezionale ne sono riportati 8;
sezione n. 116 del comune di Rimini: per la lista UDC la tabella di scrutinio riporta nella «spunta» 48 voti validi mentre a fondo tabella e nel verbale sezionale ne sono indicati 33;
sezione n. 1 del comune di Berra: per la lista Forza Italia la tabella di scrutinio riporta nella «spunta» 88 voti validi, mentre il dato indicato a fondo tabella e nel verbale sezionale riporta 89 voti;
sezione n. 10 del comune di Molinella: per la lista Ulivo il verbale e il riporto in tabella di scrutinio riportano 422 voti validi mentre la tabella di scrutinio riporta nella spunta 421 voti validi;
sezione n. 142 del comune di Bologna: mancano le 3 schede nulle indicate dal verbale sezionale e nella tabella di scrutinio;
sezione n. 7 del comune di Castelfranco Emilia: per la lista Forza Italia la tabella di scrutinio riporta 110 voti validi mentre il verbale sezionale riporta 10 voti validi;
sezione n. 54 del comune di Parma: per la lista Alleanza Nazionale la tabella di scrutinio indica 34 voti validi mentre il verbale indica 24 voti validi;
sezione n. 102 del comune di Ferrara: per la lista Forza Italia la tabella di scrutinio riporta 105 voti validi mentre il dato indicato nel verbale sezionale è di 152 voti validi;
sezione n. 9 del comune di Formigine: per la lista UDC nella tabella di
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scrutinio risulta una prima assegnazione di 168 voti validi successivamente corretti in 68 voti validi;
sezione n. 1 del comune di Calendasco: per la lista Ulivo la tabella di scrutinio attribuisce 148 voti validi mentre il verbale ne indica 118;
sezione n. 74 del comune di Parma: per la lista Forza Italia la tabella di scrutinio riporta 122 voti validi mentre ne sono spuntati 103;
sezione n. 7 del comune di Lugo: per la lista Comunisti italiani il verbale sezionale assegna 18 voti validi, mentre la tabella di scrutinio è coerente nella spunta ma nel dato indicato a fondo tabella di scrutinio indica 8 voti validi;
sezione n. 2 del comune di Carpineti; per la lista Laici socialisti liberali radicali la tabella di scrutinio riporta 15 voti, mentre il verbale sezionale ne riporta 11;
sezione n. 9 del comune di Cauriago: per la lista lista Laici socialisti liberali radicali la tabella di scrutinio indica 11 voti validi nella «spunta», 16 a fondo tabella di scrutinio, mentre il verbale sezionale ne indica 11.
Caso a parte è, infine, quello relativo alla sezione n. 4 del comune di Brescello, ove si riscontra un numero anomalo di schede nulle, 71, circa il 10 per cento dei votanti, percentuale notevolmente superiore alla media della circoscrizione e che sembrerebbero presentare modalità di annullamento che necessitano di un adeguato approfondimento;
Attesa la apparente dolosità di tali alterazioni, dopo l´eventuale verifica anche delle schede valide della sezione n. 4 del comune di Brescello e di tutte le altre quattro sezioni del comune in oggetto, riterrebbe opportuna la segnalazione dei fatti all´autorità giudiziaria.
Sempre ai fini della successiva verifica su base nazionale, ritiene, infine, di dover proporre fin d´ora che la Giunta deliberi di acquisire le schede valide delle seguenti sezioni elettorali, i cui dati sono stati «quadrati» tecnicamente al solo fine di rendere possibile la presentazione della odierna relazione:
sezione n. 9 del comune di Noceto;
sezione n. 11 del comune di Cervia;
sezioni nn. 31 e 36 del comune di Rimini;
sezione n. 214 del comune di Bologna («quadrata» con modifica dei dati UCC).
Sulla scorta dell´attività istruttoria svolta e delle numerose irregolarità emerse nell´esame del campione sopra indicato, evidenzia come il ristrettissimo margine di voti che separa le due coalizioni a livello nazionale richieda un necessario approfondimento, al fine della prevista verifica dei poteri e convalida degli eletti, che non può essere esperito diversamente se non attraverso la verifica quantomeno di tutte le schede bianche e nulle a livello nazionale, nonché un´idonea campionatura di schede valide.
Osserva, poi, che, più che l´esame delle schede bianche e nulle, è dalla individuazione degli errori materiali compiuti nei seggi che possono ricavarsi modifiche significative nei risultati elettorali. Per tale ragione è necessario l´esame delle schede in un campione la cui misura potrà essere concordata.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XI Circoscrizione Emilia-Romagna, ulteriori rispetto a quelli di Roberto Mario Sergio Commercio e della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-DEMOCRAZIA CRISTIANA, e ritenuta pertanto non sufficiente l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inadeguata dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle
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coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta:
di archiviare per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, i ricorsi di Roberto Mario Sergio COMMERCIO e della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-DEMOCRAZIA CRISTIANA, dichiarando inoltre improcedibile ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, il ricorso della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-DEMOCRAZIA CRISTIANA, ai fini della sua restituzione al mittente;
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Donata LENZI (Ulivo), con riferimento alla segnalazione della deputata Bertolini, fa notare che i dati da lei contestati sono già stati sanati dall´UCC.
Vincenzo NESPOLI (AN) non ritiene possa affermarsi che i verbali sezionali contengano sempre elementi veritieri rispetto a quanto accaduto nelle sezioni. Si chiede, poi, come sia mai possibile che solo i relatori appartenenti ai gruppi di opposizione abbiano evidenziato gli errori e le anomalie riscontrate nelle sezioni e i voti ritenuti recuperabili dalle schede bianche e nulle. Sottolinea, infine, che le attività di verifica nelle singole circoscrizioni dimostrano ancora una volta l´esigenza di una verifica nazionale di tutte le schede bianche e nulle ma anche di quelle valide, a partire dalle schede valide delle sezioni le cui anomalie sono segnalate dai relatori.
Emerenzio BARBIERI (UDC), nel ringraziare il relatore Delfino per l´ampia relazione e nel condividere totalmente le considerazioni del deputato Nespoli, considera necessario che la Giunta denunci formalmente all´autorità giudiziaria le anomalie riscontrate dal relatore con riferimento alla sezione n. 9 di Formigine, in cui l´UDC passa da 168 a 68 voti validi senza apparente giustificazione, e alla sezione n. 4 di Brescello, dove il relatore Delfino ha riscontrato una percentuale di schede bianche che non ha riscontro alcuno in altre sezioni della circoscrizone.
Rolando NANNICINI (Ulivo) osserva come i dati relativi alla recuperabilità dei voti forniti dal relatore Delfino coincidano con il dato che ha personalmente rilevato nella circoscrizione Lombardia 3. Nel dichiararsi d´accordo sulla necessità di una attenta valutazione delle schede bianche e nulle, condivide l´esigenza sottolineata dal relatore Delfino di un esame a campione delle schede valide delle sezioni «squadrate».
Donato BRUNO, presidente, ritiene che il relatore Delfino abbia proposto l´acquisizione delle schede valide delle sezioni in questione per affidarne la valutazione al Comitato di verifica nazionale, il quale dovrà anzitutto approfondire le segnalazioni dei singoli relatori - non essendo tali approfondimenti un compito della magistratura - per poi procedere alle altre attività di esame delle schede.
Rolando NANNICINI (Ulivo) concorda con il presidente Bruno circa il fatto che deve essere il Comitato di verifica, e non l´autorità giudiziaria, ad approfondire le anomalie riscontrate dai relatori.
Teresio DELFINO (UDC), relatore, precisa che rivestono una maggiore importanza gli eventuali errori compiuti nei seggi che l´errata valutazione di schede.
Rino PISCITELLO (Ulivo), riferendosi al ricorso di Mario Sergio Commercio, chiede che se ne approfondiscano i profili rinviandone l´esame affinchè la Giunta possa valutare gli eventuali rimedi che possono essere apprestati nei confronti di situazioni in cui, come frequentemente accade, le sorti di una candidatura sono
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rimesse a decisioni di vertice non immuni da atteggiamenti talvolta anche dolosi.
Donato BRUNO, presidente, fa presente al deputato Piscitello che, come nel caso delle liste escluse, la Giunta non ha competenza a decidere sul ricorso del signor Commercio, dovendo viceversa confermare il consolidato orientamento formatosi sull´argomento in occasione dell´esame di ricorsi analoghi in questa legislatura.
Rino PISCITELLO (Ulivo), nel comprendere il ragionamento del presidente Bruno, sottolinea di aver voluto esporre talune considerazioni che, ove la Giunta deliberasse oggi sul ricorso in esame, lo indurrebbero ad esprimere un voto contrario.
Donato BRUNO, presidente, precisa che per situazioni quali quella segnalata nel ricorso di Commercio occorrerebbe azionare un contenzioso prima dello svolgimento delle elezioni, tenuto altresì conto che oggi il ricorrente Commercio non è qualificabile neppure come un candidato, essendo stata la sua candidatura ricusata.
Vincenzo NESPOLI (AN) ritiene pacifica l´incompetenza della Giunta sul ricorso di Commercio in quanto la responsabilità per la mancata presentazione della dichiarazione di accettazione della candidatura era interamente a suo carico.
Denis VERDINI (FI), dopo aver sottolineato che Commercio figurava inizialmente nella lista Forza Italia in Emilia-Romagna ma che non aveva allegato il documento di accettazione della candidatura, ritiene non sanabile il vizio che ha condotto alla sua ricusazione, posto che la responsabilità di quest´ultima è interamente addebitabile allo stesso Commercio.
Gregorio FONTANA (FI) ricorda che la Giunta ha già deciso all´unanimità su altri ricorsi analoghi, dichiarandoli manifestamente inammissibili in quanto concernenti atti della fase preparatoria delle elezioni.
Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di archiviare per manifesta inammissibilità il ricorso di Roberto Mario Sergio Commercio.
La Giunta approva la proposta di archiviazione per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, del ricorso di Roberto Mario Sergio Commercio.
Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di archiviare per manifesta inammissibilità il ricorso della lista Consumatori - CODACONS-DEMOCRAZIA CRISTIANA.
La Giunta approva all´unanimità la proposta di archiviazione per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, del ricorso della lista Consumatori - CODACONS-DEMOCRAZIA CRISTIANA, dichiarandolo inoltre improcedibile, ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, ai fini della sua restituzione al mittente
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerta che, nella XI Circoscrizione Emilia Romagna, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (Partito dei comunisti italiani): Loredana Dolci;
per la lista n. 3 (Italia dei valori): Federico Palomba;
per la lista n. 4 (Partito della Rifondazione comunista): Francesco Paolo Maringiò;
per la lista n. 6 (La Rosa nel Pugno): Lanfranco Turci;
per la lista n. 7 (Federazione dei Verdi): Grazia Carla Francescato;
per la lista n. 8 (L´Ulivo): Alfiero Grandi;
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per la lista n. 9 (Lega Nord - MPA): Fabio Rainieri;
per la lista n. 10 (UDC): Davide Torrini;
per la lista n. 11 (Alleanza nazionale): Francesco Biava;
per la lista n. 15 (Forza Italia): Giuseppe Calderisi.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella XXII Circoscrizione (Basilicata).
Maurizio TURCO (RosanelPugno) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XXII Circoscrizione Basilicata, sottolineando che il numero dei votanti corrisponde alla somma dei voti validi, delle schede bianche e nulle e dei voti nulli e contestati - pari, questi ultimi, a 9, di cui 3 voti convalidati e 6 dichiarati nulli dall´UCC - e che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
Fa presente quindi che, di fronte al cambiamento del sistema elettorale che rende «impraticabile» l´applicazione e quindi il rispetto letterale del regolamento della Giunta, non ha condiviso che si sia comunque proceduto per «estensione analogica rafforzata» del regolamento stesso al nuovo sistema elettorale.
Sulla base di questa considerazione non ha quindi proceduto a verifiche relative alle schede bianche e nulle in quanto, in base alla nuova legge elettorale, i dati elettorali delle singole circoscrizioni sono relativi, poiché il sistema di calcolo e assegnazione dei seggi è un sistema accentrato a livello nazionale. Pertanto il punto di caduta dell´intero procedimento di verifica sarà quello a livello nazionale, rispetto al quale ritiene debba procedersi secondo le indicazioni letterali del regolamento.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XXII Circoscrizione Basilicata e ritenuta pertanto inopportuna l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale possibile irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Donato BRUNO, presidente, propone che, Ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerta che, nella XXII Circoscrizione Basilicata, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (Alleanza nazionale): Vincenzo Alfredo Maria Laurita;
per la lista n. 4 (Forza Italia): Pasquale Ruggiero;
per la lista n. 9 (Partito della Rifondazione comunista): Angelo Raffaele Amato;
per la lista n. 16 (L´Ulivo): Pasquina Bona.
La Giunta concorda.
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Verifica dei poteri nella XVI Circoscrizione (Lazio 2).
Roberto MARONI (LNP) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XVI Circoscrizione Lazio 2, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
È stato, inoltre, presentato direttamente alla Camera il seguente ricorso:
Nicola BASILICO, Gianluca DI ASCENZO, Enrico MARCHETTI, Renato CAMPIGLIA e Carlo RIENZI, rappresentanti della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana, contestano l´esclusione dalla competizione elettorale nella XVI Circoscrizione Lazio 2 della lista da loro rappresentata. Il ricorso - già respinto dall´Ufficio elettorale centrale nazionale - è, per espressa dichiarazione dei ricorrenti, da intendersi rivolto contro tutti i deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ed è volto a richiedere l´annullamento - con conseguente «ripetizione delle elezioni nella circoscrizione de qua» - della decisione con la quale l´Ufficio centrale circoscrizionale ha ricusato la lista dalle elezioni politiche 2006 a causa della mancata esibizione di tutti i certificati elettorali dei sottoscrittori della lista medesima e della irregolare autenticazione delle sottoscrizioni, nonché l´annullamento del provvedimento con il quale l´Ufficio elettorale centrale nazionale ha disposto il rigetto del ricorso dalla stessa lista ivi presentato. Tra i motivi del ricorso figurano l´asserita violazione della legge n. 241/1990 (in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti), l´asserito difetto di motivazione dei provvedimenti impugnati e l´asserita violazione degli articoli 22 e seguenti del testo unico n. 361/1957. Si segnala, infine, che la lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana aveva presentato analoghi ricorsi alla Giunta delle elezioni della Camera in data 16 marzo 2006, già prima, dunque, dello svolgimento della competizione elettorale; con tali ricorsi si richiedeva alla Giunta delle elezioni di adottare provvedimenti cautelari e urgenti tali da consentire alla lista di partecipare alle imminenti elezioni politiche per il rinnovo della Camera anche nelle circoscrizioni ove la stessa era risultata esclusa a seguito delle determinazioni adottate dagli Uffici elettorali. Con lettera del 20 marzo 2006 l´allora Presidente della Giunta comunicava tuttavia al delegato della lista Nicola Basilico che i ricorsi, alla luce degli articoli 23 e 87 del testo unico n. 361 del 1957, concernevano materia del tutto esulante dalla competenza della Giunta di quella legislatura e li restituiva pertanto al mittente in quanto in quella fase irricevibili, senza pregiudizio delle determinazioni che, ove investita della questione, avesse voluto assumere la Giunta delle elezioni della XV legislatura.
Con riferimento al suddetto ricorso, ritiene, anche sulla scorta dei precedenti (cfr. le sedute della Giunta del 5 e 6 dicembre 2006 nelle quali è stata deliberata l´archiviazione per manifesta inammissibilità dei ricorsi della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana presentati avverso l´esclusione della stessa dalle elezioni nelle circoscrizioni Lazio 1 e Campania 2), che la richiesta di annullamento di atti del procedimento elettorale preparatorio con i quali sia stata disposta la ricusazione di liste o singoli candidati sfugga alla cognizione della Giunta delle elezioni e che pertanto il ricorso, conformemente ai precedenti citati, debba essere archiviato per manifesta inammissibilità, valutando tale profilo assorbente rispetto al vizio di improcedibilità da cui tale ricorso è pure affetto, ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, essendo lo stesso intempestivo in quanto direttamente recapitato a mano alla Giunta solo in data 8 giugno 2006 e, dunque, oltre il termine di venti giorni da ciascuna delle proclamazioni dei deputati eletti nella XVI Circoscrizione Lazio 2 (proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale in data 21 aprile 2006). Avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio (e in particolare quelli concernenti la ricusazione di liste o
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candidati) è, infatti, previsto un sistema di tutele che trova la sua compiuta disciplina negli articoli 22 e 23 del testo unico n. 361 del 1957. Tali disposizioni prevedono la possibilità di riesame, entro ristretti termini temporali, delle ricusazioni di liste o candidati da parte dello stesso Ufficio centrale circoscrizionale e di impugnazione dei provvedimenti di ricusazione di liste o singole candidature dinanzi all´Ufficio Elettorale Centrale Nazionale. La competenza della Camera a pronunciare giudizio definitivo, ai sensi dell´articolo 87 del testo unico n. 361 del 1957, sui ricorsi e reclami presentati, ivi compresi quelli relativi al procedimento elettorale preparatorio, deve ritenersi sussistente solo in quanto sia finalizzata alla verifica dei titoli di ammissione degli eletti: nel senso che la Camera può e deve conoscere tutto il procedimento elettorale, ivi compresa la fase precedente l´apertura dei seggi, ma esclusivamente ai fini del giudizio sulla corretta composizione dell´organo (e dunque limitatamente all´esame dei ricorsi presentati avverso l´ammissione di liste alle elezioni), restando invece estranea alle finalità istituzionali dell´organo parlamentare la valutazione di mera legalità degli atti privi di rilevanza sulla verifica dei titoli di ammissione dei deputati proclamati, ed essendo apprestate specifiche forme di tutela per i casi di ricusazione di contrassegni o eliminazione di liste o candidati. La verifica dei titoli di ammissione degli eletti esclude per definizione che nella stessa possa ritenersi ricompreso anche il controllo sulle posizioni giuridiche soggettive di coloro i quali non hanno affatto partecipato alla competizione elettorale. I vizi dedotti nel ricorso della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-Democrazia cristiana riguardano un momento della fase preliminare del procedimento elettorale (il deposito delle liste e il controllo sulla loro regolare presentazione) rimesso alla cognizione di organi appositi, e i cui effetti non hanno rilievo nella successiva fase della votazione, se non sulla base di argomentazioni ipotetiche in fatto o di considerazioni di mera legittimità riguardanti il procedimento, che in nessuna misura incidono sui titoli di ammissione degli eletti e che, per tali ragioni, esulano del tutto dalle competenze della Giunta delle elezioni. Ad ulteriore motivazione del difetto assoluto di competenza della Giunta su ricorsi quale quello in esame, valga, inoltre, la considerazione che, se la Giunta ritenesse, al contrario, di poter esaminare nel merito un ricorso avverso la ricusazione di una lista, dovrebbe conseguentemente ammettere la possibilità di un suo accoglimento; dal che, tuttavia, non potrebbe in ogni caso derivare alcuna conseguenza pratica sui titoli di ammissione dei deputati proclamati (non essendovi, per mancata partecipazione alle elezioni, candidati proclamabili della lista ricusata) se non quella - palesemente estranea alle finalità proprie della verifica dei poteri - di provocare la ripetizione delle elezioni non solo nella circoscrizione interessata ma - tenuto conto del sistema, attualmente vigente per la Camera, di calcolo e assegnazione dei seggi unificato a livello nazionale - in tutte le circoscrizioni territoriali italiane (ad eccezione della XXVII Circoscrizione Valle d´Aosta) al fine di consentire alla lista esclusa di parteciparvi con propri candidati.
Fa presente quindi che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato un campione casuale di schede bianche e nulle relative al 10 per cento delle sezioni della Circoscrizione (150 sezioni), oltre a una sezione che risultava ancora squadrata dopo le verifiche degli uffici della Giunta delle elezioni e che è stata successivamente «quadrata» recuperando 9 schede che non risultavano nei verbali. In totale ha quindi esaminato le schede bianche e nulle di 151 sezioni elettorali, corrispondenti a 1.376 schede bianche e 2.079 schede nulle.
Per ciascuna delle sezioni sono stati esaminati il verbale, la tabella di scrutinio, le schede bianche e nulle e dalla verifica emerge quanto segue:
1) Irregolarità sostanziali - sono state rilevate 28 irregolarità sostanziali in altrettante sezioni - illustrate in una tabella allegata che deposita agli atti della Giunta a disposizione di tutti i componenti
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- pari a quasi il 20 per cento delle sezioni stesse, con 39 voti recuperati a varie liste ed errato conteggio di schede nulle e/o bianche, con 26 voti validi recuperabili per il centro-destra e 13 voti validi recuperabili per il centro-sinistra;
2) Irregolarità formali - sono state altresì riscontrate 16 irregolarità formali in altrettante sezioni - anch´esse illustrate in una tabella che deposita agli atti - consistenti nella mancanza di timbri e/o delle firme sulla busta contenente le schede, pari a oltre il 10 per cento delle sezioni esaminate;
3) Irregolarità totali - il totale delle sezioni che mostrano una irregolarità, formale o sostanziale, equivale a circa il 30 per cento delle sezioni totali da lui esaminate, anch´esse illustrate in un´apposita tabella che deposita agli atti a disposizione dei componenti la Giunta.
Sulla scorta dell´attività istruttoria e delle numerose irregolarità emerse ritiene, pertanto, necessaria l´istituzione di un Comitato di verifica per la circoscrizione in esame.
Inoltre, visto il ristrettissimo margine di voti che separa le due coalizioni a livello nazionale, ravvisa la necessità di procedere ad una verifica completa di tutte le schede di tutte le circoscrizioni elettorali su base nazionale, valide, bianche e nulle.
In conclusione, pur in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XVI Circoscrizione Lazio 2, ulteriori rispetto a quello della lista C.O.D.A.CONS.-DEMOCRAZIA CRISTIANA, per l´alto numero delle irregolarità rilevate ritiene necessaria l´apertura dell´istruttoria nella circoscrizione in oggetto. Ritiene altresì necessaria l´apertura dell´istruttoria in tutte le circoscrizioni su base nazionale ai fini della ri-determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni circoscrizione. Propone pertanto alla Giunta:
di archiviare per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, il ricorso della lista Consumatori C.O.D.A.CONS.-DEMOCRAZIA CRISTIANA, dichiarandolo inoltre improcedibile ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, ai fini della sua restituzione al mittente;
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base circoscrizionale e nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di archiviazione del ricorso della lista Consumatori - CODACONS-DEMOCRAZIA CRISTIANA.
La Giunta approva la proposta di archiviare per manifesta inammissibilità il ricorso della lista Consumatori - CODACONS-DEMOCRAZIA CRISTIANA, dichiarandolo inoltre improcedibile ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, ai fini della sua restituzione al mittente.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella XVI Circoscrizione Lazio 2, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 2 (Forza Italia): Filippo De Iorio;
per la lista n. 3 (UDC): Luisa Capitanio in Santolini;
per la lista n. 4 (Alleanza nazionale): Giorgia Meloni;
per la lista n. 11 (Partito della Rifondazione comunista): Romolo Rea;
per la lista n. 12 (L´Ulivo): Pietro Fausto Carotti;
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per la lista n. 14 (Popolari UDEUR): Massimo Avallone;
per la lista n. 15 (La Rosa nel Pugno): Salvatore Andò.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella XVII Circoscrizione (Abruzzi).
Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo), relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XVII Circoscrizione Abruzzi, osservando che contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
È stato, inoltre, presentato direttamente alla Camera il seguente ricorso:
Marco CASTROGIOVANNI, delegato della lista F.I.P.U.-Pensionati uniti per la XVII Circoscrizione Abruzzo, chiede (congiuntamente ai delegati della predetta lista per le Circoscrizioni Lazio 1 e Calabria), con ricorso presentato nei termini, l´annullamento delle elezioni nella XVII Circoscrizione Abruzzo (oltre che nelle altre due Circoscrizioni cui il ricorso si riferisce) a causa dell´asserita illegittima esclusione della lista F.I.P.U.-Pensionati uniti dalle elezioni per la Camera dei deputati e la riammissione della predetta lista alla competizione elettorale, con conseguente ripetizione delle elezioni nelle circoscrizioni cui il ricorso si riferisce. Il ricorso, già presentato e respinto dall´Ufficio Elettorale Centrale Nazionale, è motivato con le presunte violazioni di legge che sarebbero state poste in essere durante il procedimento elettorale preparatorio, con particolare riferimento alla violazione del diritto di accesso agli atti del procedimento che ha condotto alla ricusazione della lista, alla mancata comunicazione da parte dell´Ufficio centrale circoscrizionale delle contestazioni e alla carenza di motivazioni del provvedimento di ricusazione (dovuti alla mancanza del numero di firme di sottoscrittori pari al limite minimo richiesto dall´articolo 18-bis del testo unico n. 361 del 1957 e all´irregolare autenticazione di alcune sottoscrizioni).
Con riferimento al suddetto ricorso, ritiene, anche sulla scorta dei precedenti (cfr. le sedute della Giunta delle elezioni della Camera del 9 ottobre 1996 e, nella XV legislatura, 7 novembre, 5 dicembre - quest´ultima in relazione allo stesso ricorso della lista F.I.P.U. per la parte concernente la circoscrizione Lazio 1, dichiarato manifestamente inammissibile - 6 e 12 dicembre 2006), che la richiesta di annullamento di atti del procedimento elettorale preparatorio con i quali sia stata disposta la ricusazione di liste o singoli candidati sfugga alla cognizione della Giunta delle elezioni e che pertanto per il ricorso - già esaminato per la parte concernente la circoscrizione Lazio 1 - debba essere confermata la dichiarazione di manifesta inammissibilità anche per la parte concernente la circoscrizione Abruzzo.
Avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio (e in particolare quelli concernenti la ricusazione di liste o candidati) è, infatti, previsto un sistema di tutele che trova la sua compiuta disciplina negli articoli 22 e 23 del testo unico n. 361 del 1957. Tali disposizioni prevedono la possibilità di riesame, entro ristretti termini temporali, delle ricusazioni di liste o candidati da parte dello stesso Ufficio centrale circoscrizionale e di impugnazione dei provvedimenti di ricusazione di liste o singole candidature dinanzi all´Ufficio Elettorale Centrale Nazionale. La competenza della Camera a pronunciare giudizio definitivo, ai sensi dell´articolo 87 del testo unico n. 361 del 1957, sui ricorsi e reclami presentati, ivi compresi quelli relativi al procedimento elettorale preparatorio, deve ritenersi sussistente solo in quanto sia finalizzata alla verifica dei titoli di ammissione degli eletti (ivi inclusa, limitatamente a tale profilo, la possibilità di verificare la legittimità dei provvedimenti di ammissione di liste): nel senso che la Camera può e deve conoscere tutto il procedimento elettorale, ivi compresa la fase precedente l´apertura dei seggi, ma
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esclusivamente ai fini del giudizio sulla corretta composizione dell´organo, restando estranea alle finalità istituzionali dell´organo parlamentare la valutazione di mera legalità degli atti privi di rilevanza sulla verifica dei titoli di ammissione dei deputati proclamati, ed essendo apprestate specifiche forme di tutela per i casi di ricusazione di contrassegni o eliminazione di liste o candidati.
Ad ulteriore motivazione del difetto assoluto di competenza della Giunta su ricorsi quale quello in esame, valga, inoltre, la considerazione che, se la Giunta ritenesse, al contrario, di poter esaminare nel merito un ricorso avverso la ricusazione di una lista, dovrebbe conseguentemente ammettere la possibilità di un suo accoglimento; dal che tuttavia non potrebbe in ogni caso derivare alcuna conseguenza pratica sui titoli di ammissione dei deputati proclamati (non essendovi, per mancata partecipazione alle elezioni, candidati proclamabili della lista ricusata) se non quella - palesemente estranea alle finalità proprie della verifica dei poteri - di provocare la ripetizione delle elezioni non solo nella circoscrizione interessata ma - tenuto conto del sistema, attualmente vigente per la Camera, di calcolo e assegnazione dei seggi unificato a livello nazionale - in tutte le circoscrizioni territoriali italiane (ad eccezione della XXVII Circoscrizione Valle d´Aosta) al fine di consentire alla lista esclusa di parteciparvi con propri candidati.
Segnala, quindi, che, sul totale dei votanti della Circoscrizione, il numero delle schede bianche è pari all´1,48 per cento, quello delle schede nulle all´1,91 per cento. Complessivamente, le schede bianche e nulle sono pari al 3,39 per cento.
Fa presente poi che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato anche un campione casuale, a suo avviso statisticamente significativo, di schede bianche e nulle, relative a 50 sezioni elettorali della circoscrizione. L´esame è stato effettuato tenendo conto dei criteri di valutazione del voto enunciati in un´apposita seduta della Giunta delle elezioni. Tutte le schede che a giudizio del relatore sono da considerare valide sono state evidenziate, come da prassi consolidata, in appositi plichi all´interno delle buste contenenti la documentazione delle sezioni prese in esame. Ai sensi del regolamento della Giunta delle elezioni ogni valutazione in ordine all´assegnazione di tali schede spetta ad un eventuale comitato di verifica appositamente istituito dalla Giunta stessa.
Sulla base dell´attività istruttoria svolta, e con tutte le cautele che si rendono opportune, le percentuali di recupero delle schede bianche e nulle sono rispettivamente dell´1,14 per cento e dell´1,46 per cento, ovvero al massimo possono essere recuperate dalle due coalizioni fino a 151 voti dalle schede bianche e 249 dalle nulle. Ovviamente, tali voti dovranno essere assegnati alle coalizioni sulla base delle espressioni di voto riscontrate. Appare evidente che con il suddetto studio si era posto l´obiettivo di verificare l´entità degli eventuali scostamenti di voto. Sottolinea comunque di avere la consapevolezza che ogni generalizzazione o proiezione di questo dato sul risultato circoscrizionale o nazionale, che a parere del relatore viene confermato, potrebbe risultare strumentale.
Segnala, inoltre, che il superamento delle anomalie ravvisate nei dati sezionali di 64 sezioni ha comportato delle variazioni ai dati UCC.
Ritiene, infine, di dover proporre fin d´ora, ai fini della successiva verifica su base nazionale, che la Giunta deliberi di acquisire le schede valide della sezione n. 7 del comune di Carsoli, nella quale il verbale sezionale presenta dati totalmente incongruenti.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XVII Circoscrizione Abruzzo, ulteriori rispetto a quello presentato dalla lista F.I.P.U.-Pensionati uniti, e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali
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nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta:
di archiviare per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, il ricorso della lista F.I.P.U.-Pensionati Uniti;
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, come riportate nel prospetto a pag. 1 della presente relazione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di archiviazione del ricorso della lista F.I.P.U. - Pensionati uniti.
La Giunta approva all´unanimità la proposta di archiviazione per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, del ricorso della lista F.I.P.U. - Pensionati uniti.
Emerenzio BARBIERI (UDC) ribadisce di non ritenere statisticamente significativo un campione di appena 50 sezioni su 1624.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) chiede al relatore Oliverio di chiarire quali sono le 50 sezioni da lui esaminate e con quali criteri le ha selezionate.
Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo), relatore, precisa che il criterio di selezione adottato è stato casuale.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella XVII Circoscrizione Abruzzi, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (Forza Italia): Eugenio Spadano;
per la lista n. 4 (UDC): Vincenzo Palmerio;
per la lista n. 6 (Alleanza nazionale): Alfredo Castiglione;
per la lista n. 9 (L´Ulivo): Massimo Sfamurri;
per la lista n. 10 (Popolari UDEUR): Filippo Pollice;
per la lista n. 15 (Partito della Rifondazione comunista): Maurizio Zipponi;
per la lista n. 16 (Italia dei valori): Nadia Ranalli.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella II Circoscrizione (Piemonte 2).
Sergio MATTARELLA (Ulivo) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della II Circoscrizione Piemonte 2, soffermandosi ad illustrare i dati relativi alla circoscrizione ed osservando quindi che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami. Nello stesso verbale si dà, inoltre, conto di un incidente sorto durante le operazioni dell´Ufficio centrale circoscrizionale e da questo deciso, concernente il ricorso/reclamo, presentato dalla signora Giulia Terazzi, delegata effettiva della lista Forza Italia, con il quale la stessa ha contestato il diniego opposto alla sua istanza di partecipare alle operazioni di verifica e controllo dell´Ufficio centrale circoscrizionale a causa della mancata presentazione di una apposita richiesta. L´Ufficio centrale circoscrizionale ha dichiarato inammissibile il ricorso/reclamo «in mancanza di un formale provvedimento oggetto di reclamo».
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal
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Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
Fa presente quindi che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato anche un campione a suo avviso statisticamente significativo di schede bianche e nulle, relative a 50 sezioni elettorali della Circoscrizione.
Nel corso di detta rilevazione si è riscontrato, a suo avviso, che è possibile prendere in considerazione l´eventualità di attribuzione di sette schede, sei nulle e una bianca, così valutate dalle sezioni elettorali: si tratta di dubbi che hanno diverso grado di consistenza e che potranno essere valutati secondo le modalità previste dalle norme regolamentari. Le schede nulle riguardano i seguenti simboli: 2 quelle della Fiamma, 2 quelle del PDCI, 1 quella di Forza Italia, 1 quella dei Verdi. La scheda bianca riguarda il simbolo di Forza Italia. Dal riscontro operato sulle schede bianche e nulle è, comunque, emersa la mancanza di scostamenti di qualche significato tra i risultati proclamati e quelli della verifica, così come la mancanza di modificazioni di qualche significato nel rapporto tra i risultati conseguiti dalle due coalizioni.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla II Circoscrizione Piemonte 2 e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Emerenzio BARBIERI (UDC), ribadito di non ritenere statisticamente significativo un campione di 50 sezioni, ritiene che, con riferimento all´istanza della delegata di lista Terazzi, citata dal relatore, si ponga il grave problema di come garantire il diritto dei delegati di lista a partecipare alle operazioni degli Uffici circoscrizionali.
Denis VERDINI (FI) fa notare che spesso le Corti di appello hanno negato l´autorizzazione all´accesso a delegati di lista in base a motivi puramente logistici. Nel ricordare che la normativa prevede il pieno diritto di assistere alle operazioni da parte dei delegati di lista, si associa pertanto alle considerazioni del deputato Barbieri.
Donata LENZI (Ulivo) e Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo) si associano alle considerazioni del deputato Verdini.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) chiede al relatore Mattarella in che modo ha selezionato il campione di sezioni da lui esaminate.
Sergio MATTARELLA (Ulivo), relatore, fa presente che il metodo di selezione è stato casuale.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella II Circoscrizione Piemonte 2, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (Italia dei valori): Donata Inglese;
per la lista n. 3 (La Rosa nel Pugno): Felice Borgoglio;
per la lista n. 4 (Partito dei comunisti italiani): Marisa Andreasi;
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per la lista n. 6 (l´Ulivo): Mariano Rabino;
per la lista n. 8 (Partito della Rifondazione comunista): Francesco Moro;
per la lista n. 9 (Lega Nord - MPA): Roberto Simonetti;
per la lista n. 11 (Alleanza nazionale): Maurizio Leo;
per la lista n. 13 (DC e Nuovo PSI): Dario Vertemara;
per la lista n. 14 (Forza Italia): Giorgio Galvagno;
per la lista n. 15 (UDC): Flavio Sebastiano Accornero.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella XIII Circoscrizione (Umbria).
Denis VERDINI (FI) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XIII Circoscrizione Umbria, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
È stato presentato direttamente alla Camera il seguente ricorso:
Andrea FABRI (candidato terzo dei non eletti della lista Popolari-Udeur nella XIII circoscrizione Umbria) con ricorso inviato in data 10 maggio 2006, chiede l´annullamento dell´elezione del deputato Capotosti (proclamato dall´UCC in data 21 aprile 2006) in quanto lo stesso avrebbe tardivamente designato il mandatario elettorale (ai sensi dell´articolo 7, comma 3, della legge n. 515 del 1993), il che avrebbe comportato la conseguente invalidità dell´accettazione della candidatura.
Al riguardo, ritiene che il predetto ricorso debba essere archiviato per inammissibilità in quanto concernente materia estranea alle competenze della Giunta delle elezioni, dal momento che le irregolarità nel compimento degli adempimenti previsti in materia di pubblicità delle spese elettorali dei candidati non sembrano rientrare tra i vizi idonei ad inficiare la regolarità delle operazioni elettorali in senso stretto. La Camera può e deve conoscere tutto il procedimento elettorale, ivi compresa la fase precedente l´apertura dei seggi, ma esclusivamente ai fini del giudizio sulla corretta composizione dell´organo, restando estranea alle finalità istituzionali dell´organo parlamentare la valutazione di mera legalità degli atti privi di rilevanza sulla verifica dei titoli di ammissione dei deputati proclamati,
Fa presente che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato un campione di schede bianche e nulle relative al 20 per cento delle sezioni elettorali della circoscrizione, pari a 1.153 schede bianche e 1.771 schede nulle. A giudizio del relatore appaiono recuperabili 13 voti validi per le liste della colazione Berlusconi (9 a Forza Italia, 3 all´UDC, 1 a AN) e 7 voti validi per la coalizione Prodi (3 all´Ulivo, 2 a Rif. Com., 1 a Verdi, 1 a La Rosa nel pugno).
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XIII Circoscrizione Umbria e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale possibile irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta:
di archiviare per inammissibilità, per la motivazione indicata in relazione, il ricorso di Andrea Fabri,
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella
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Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Emerenzio BARBIERI (UDC) chiede al relatore Verdini chiarimenti sul ricorso di Andrea Fabri, ricordando che la mancata designazione del mandatario elettorale può portare fino alla decadenza dal mandato parlamentare.
Silvio CRAPOLICCHIO (Com.it) fa notare che Fabri è terzo dei non eletti e quindi non può avere un concreto ed attuale interesse a ricorrere.
Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di archiviazione del ricorso di Andrea Fabri.
La Giunta approva all´unanimità la proposta di archiviazione per inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, del ricorso di Andrea Fabri.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella XIII Circoscrizione Umbria, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 4 (L´Ulivo): Luca Riccardi;
per la lista n. 5 (Popolari UDEUR): Spartaco Capannelli;
per la lista n. 8 (Partito della Rifondazione comunista): Juri Bernardo Pelucca;
per la lista n. 10 (UDC): Maurizio Ronconi;
per la lista n. 11 (Forza Italia): Fiammetta Modena;
per la lista n. 16 (Alleanza nazionale): Andrea Ronchi.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella X Circoscrizione (Liguria).
Felice BELISARIO (IdV) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della X Circoscrizione Liguria, soffermandosi ad illustrare i dati relativi alla circoscrizione e facendo presente che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
È stato, inoltre, presentato direttamente alla Camera il seguente esposto:
Antonio Zeggio, elettore della Circoscrizione Liguria, con esposto inviato in data 24 aprile 2006, richiede l´annullamento delle elezioni a causa della difficoltà per gli elettori nell´avere notizia della necessità di dotarsi di un «documento valido» (e non di un semplice «documento di riconoscimento») e per l´impossibilità di esercitare il diritto di voto da parte di persona inferma ma non dipendente da apparecchiature elettromedicali non trasportabili.
Con riferimento a tale esposto, ritiene che esso riguardi aspetti di natura amministrativa inerenti le condizioni per un concreto esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini e che pertanto concerna materia che esula dalle competenze della Giunta delle elezioni ai fini della verifica dei poteri.
Fa presente che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato la documentazione elettorale delle seguenti sezioni che presentavano dati incongrui e per le quali, a seguito dell´acquisizione, espressamente da lui disposta, della ne
cessaria
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documentazione in copia autentica dai comuni interessati, è stato possibile effettuare le «quadrature» necessarie:
sezioni n. 118 e n. 654 del comune di Genova;
sezione n. 10 del comune di Recco;
sezione n. 2 del comune Diano Marina;
sezione n. 41 del comune di Imperia;
sezione n. 9 del comune di Castelnuovo Magra;
sezione n. 9 del comune di Vezzano Ligure.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla X Circoscrizione Liguria, e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta:
di archiviare per manifesta inammissibilità il reclamo di Zeggio Antonio, concernendo lo stesso aspetti di ordine amministrativo concernenti i requisiti per l´esercizio del corretto diritto di voto e che in quanto tali esulano dalle prerogative della Giunta delle elezioni;
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Emerenzio BARBIERI (UDC) chiede al relatore Belisario quante siano le sezioni da lui verificate.
Felice BELISARIO (IdV), relatore, precisa di aver verificato 7 sezioni i cui dati erano incongrui e di non aver verificato alcuna sezione ulteriore rispetto a quelle «squadrate».
Emerenzio BARBIERI (UDC) ritiene che lo svolgimento di verifiche nel modo adottato dal relatore Belisario rappresenti una colossale presa in giro. Nell´esprimere un giudizio fortemente negativo sull´operato del relatore Belisario e nell´auspicare le modifiche regolamentari necessarie per rendere significativa l´attività dei relatori, ritiene, con riferimento all´esposto di Zeggio, che esso sollevi un problema reale, tanto più se riferito a persone inferme ma non dipendenti da apparecchiature elettromedicali.
Donata LENZI (Ulivo) osserva che sulla questione da ultimo citata dal deputato Barbieri la disciplina vigente è stata dettata da un decreto-legge della scorsa legislatura, approvato su proposta dell´allora ministro dell´interno Pisanu.
Maurizio TURCO (RosanelPugno), nel riferirsi all´invito del deputato Barbieri a modificare il regolamento della Giunta in materia di attività dei relatori, ritiene che alle modifiche regolamentari ci si sarebbe dovuti indirizzare fin dall´inizio e non ora dopo 8 mesi e dopo che all´inizio dei propri lavori la Giunta ha invece aderito, con un orientamento maggioritario, alla tesi della interpretazione per estensione analogica rafforzata del regolamento vigente anche per la parte concernente le attività dei singoli relatori circoscrizionali.
Felice BELISARIO (IdV) fa presente di aver ritenuto di non dover procedere ad alcun esame delle schede bianche e nulle delle sezioni «quadrate» giudicando tale attività di controllo come del tutto inutile, dal momento che la vera e propria verifica
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dovrà essere effettuata dalla Giunta e non dai singoli relatori.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) ritiene erronea l´affermazione secondo cui il vigente regolamento della Giunta prevede obbligatoriamente che le verifiche nelle singole circoscrizioni precedano la verifica nazionale, in quanto, al contrario, l´articolo 4 del regolamento della Giunta stabilisce che la Giunta medesima può sempre procedere alle verifiche che ritenga necessarie. Chiede, poi, al relatore Belisario se la «quadratura» delle sette sezioni da lui esaminate abbia riguardato i 1.233 voti di differenza rilevati nel dossier del Servizio Studi della Camera tra i votanti e la somma dei voti validi e delle schede bianche e nulle.
Felice BELISARIO (IdV), relatore, nel riservarsi di fornire una spiegazione più dettagliata sulle modalità con cui ha autorizzato le «quadrature», osserva che i soli dati definitivi sono quelli contenuti nelle relazioni che i relatori presentano in Giunta.
Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo) concorda con il relatore Belisario nel sottolineare che i dati ufficiali sono quelli forniti nelle relazioni e non quelli riportati sul dossier del Servizio Studi della Camera.
Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) fa notare come sia esattamente quella da ultimo indicata la ragione per la quale la sua parte politica ha ritenuto e ritiene essenziale svolgere preliminarmente tutte le relazioni circoscrizionali, dei cui dati potrebbero anzi immaginarsi forme di pubblicazione.
La Giunta delibera l´archiviazione per manifesta inammissibilità dell´esposto di Antonio Zeggio.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella X Circoscrizione Liguria i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 3 (L´Ulivo): Lino Miserotti;
per la lista n. 4 (Partito dei comunisti italiani): Giorgio Luigi Devoto;
per la lista n. 6 (Partito della Rifondazione comunista): Marina Dondero;
per la lista n. 10 (UDC): Umberto Calcagno;
per la lista n. 11 (Forza Italia): Roberto Nicola Cassinelli;
per la lista n. 14 (Alleanza nazionale): Giacomo Gatti.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella XIV Circoscrizione (Campania 1).
Elisabetta GARDINI (FI) relatore, dopo aver ringraziato gli uffici della Giunta per la qualità del lavoro svolto in tutti questi mesi, riferisce sulla verifica dei poteri della XIV Circoscrizione Campania 1, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami. Va peraltro evidenziato che nel verbale delle operazioni dell´Ufficio centrale circoscrizionale si dà conto di taluni incidenti sorti durante le operazioni dell´Ufficio centrale circoscrizionale e da questo decisi. In particolare, a fronte di istanze presentate da alcuni rappresentanti di lista, l´Ufficio centrale circoscrizionale, in assenza dei risultati di scrutinio ricavabili dai verbali di sezione, ha ritenuto, procedendo in tal senso, di poter trarre tali dati mancanti dalle tabelle di scrutinio «aventi prevalente valore certificatorio senza che ciò comporti una variazione dei risultati di scrutinio», ritenendo viceversa che, qualora il dato certificato sia risultante dal verbale sezionale, non si impongano ulteriori riscontri. Nell´ambito delle sue attività l´Ufficio centrale circoscrizionale, a seguito di una istanza
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presentata da un rappresentante della lista Forza Italia, ha così provveduto, in esito al riscontro tra verbale sezionale e tabella di scrutinio e all´acquisizione dell´estratto del verbale sezionale depositato presso la Prefettura, ad attribuire alla lista Forza Italia, nella sezione n. 21 di Frattamaggiore, n. 255 voti non riportati nel verbale sezionale.
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
Fa presente quindi che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato un campione casuale di schede bianche e nulle relative a 288 sezioni pari al 10 per cento delle sezioni della circoscrizione, nonché le schede bianche e nulle di ulteriori 291 sezioni elettorali con il maggior numero di schede nulle.
Per ogni sezione sono stati esaminati, quando possibile, verbale, tabelle di scrutinio, schede bianche e nulle. Dalla verifica del primo 10 per cento emerge quanto segue: almeno in 161 casi su 288 la tabella di scrutinio è compilata irregolarmente, in modo lineare orizzontale, lineare diagonale, lineare pieno, ecc., con segni che mostrano in modo evidente che il lavoro è stato compiuto a fine spoglio e non contestualmente come previsto dalla legge.
Il confronto tra tabelle e verbali, in questi casi, è quindi solo apparente perché in realtà si tratta della stessa cifra riportata contestualmente sui due diversi documenti.
Sono inoltre frequenti casi di tabelle incomplete (senza cifre, senza le schede bianche e nulle) corrette e piene di cancellature.
Anche i verbali risultano affetti da anomalie a volte lievi e a volte tali da minarne la regolarità. In alcuni casi, ad esempio come nella sezione Giugliano in Campania 23, non è rispettato l´ordine delle liste e di attribuzione dei voti;
8 sezioni risultano prive di schede bianche;
14 sezioni presentano una sola scheda bianca;
28 sezioni presentano 2 sole schede bianche;
33 sezioni presentano 3 schede bianche.
Nel riservarsi di fornire i dati sulle schede bianche, sottolinea che tra le schede nulle, a suo avviso, possono essere recuperati 88 voti: 52 FI, 9 AN, 2 UDC, 1 Alternativa Sociale, 1 Fiamma Tricolore, 1 Pensionati, 1 PLI, 11 ULIVO, 4 RNP, 2 PRC, 3 UDEUR, 1 PDCI.
Le tante anomalie da lei rilevate richiederebbero di approfondire attraverso l´esame delle schede valide moltissime sezioni. Di seguito si riportano alcuni esempi:
Casalnuovo di Napoli 25: AN (lista 11) in tabella sono riportati 79 voti, nel verbale 71;
Casavatore 15: UDEUR (lista 16) in tabella sono riportati 130 voti, nel verbale 30.
Casoria 61: verbale in bianco, allegato Corte d´Appello;
Castellamare di Stabia 19: tabella compilata in verticale. UDC 39 voti, più evidenti cancellature fino a 60.
Giugliano in Campania 23: verbale e tabella corretti. Non è rispettato l´ordine delle liste e di attribuzione dei voti. Molte cancellature.
Ischia 14: UDEUR (lista 16) in tabella 64 voti più cancellati fino a 100. Terzo Polo 13 voti in tabella, 3 in verbale. Schede bianche e nulle non riportate in tabella.
Marano di Napoli 23: molte cancellature in Tabella. Verbale con conteggio senza Forza Italia e L´Ulivo, recuperati poi sul verbale del Comune.
Marigliano 6: Forza Italia (Lista 9) 209 voti più cancellati fino a 260.
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Mugnano di Napoli 12: verbale in bianco, quello del Comune appare, ad avviso della relatrice, compilato a posteriori. Ordine delle liste variato.
Napoli 230: PDCI (lista 15) da tabella 19 voti, conteggiati 9.
Napoli 250: verbale incompleto, mancano i nomi dei partiti.
Napoli 340: Pensionati Uniti (Lista 6) spuntati 3 voti in seguito cancellati anche nel verbale;
Napoli 350: Verdi (lista 21) prima annullata, poi 42 voti, Terzo Polo annullato e poi 1 voto. RNP 9 voti in tabella e 19 in verbale ecc.
Napoli 390: nella tabella corrette tutte le descrizioni dei simboli; nel verbale slittata e corretta la sequenza della lista 14.
Napoli 480: completamente corretti e riscritti i nomi delle liste.
Napoli 591: sequenza delle liste totalmente discordante tra tabella e verbale da rendere impossibile il raffronto.
Napoli 710: cancellature su UDEUR da 16 voti a 6 e su CODACONS da 11 voti a 2. Le schede bianche spuntate 4, riportate 3.
Napoli 760: tabella piena di cancellature e senza voti in cifre. È impossibile capire quanti sono i voti.
Napoli 790: manca tabella, verbale in fotocopia.
Napoli 820: mancano le tabelle, presente solo il verbale.
Napoli 840: PDCI (lista 15) in tabella riportati 15 voti, in verbale voti 24.
Castello di Cisterna 4: le due schede bianche non ci sono, in realtà ci sono 2 voti per la Lega. Tra le 17 nulle ad avviso della relatrice: 4 Ulivo, 3 Forza Italia, 1 Fiamma Tricolore.
Napoli 330: mancano schede bianche e nulle.
Napoli 450: nessuna bianca, 3 nulle: si sospetta che siano state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali.
Napoli 640: 4 voti per Forza Italia apparentemente annullati dopo.
Sant´Antimo 23: ad avviso della relatrice, 1 voto per Forza Italia dalle schede bianche, 1 voto per Forza Italia dalle schede nulle. 2 schede sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali: F.I. e Verdi (croci diverse e diverso colore) FI e PDCI (croce su FI e sbarra su PDCI).
Fa presente di aver poi esaminato un altro 10 per cento scegliendo le sezioni con il maggior numero di schede nulle pari a 291 sezioni 32 delle quali sono risultate già viste nel precedente campione.
Tra le schede bianche esaminate, ad avviso delle relatrice, 95 possono essere recuperate come voti validi:
24 FI, 18 UDC, 1 Lega, 1 PLI, 1 Ecologisti (cd), 6 Pensionati (cd), 3 Alternativa Sociale, 9 UDEUR, 3 Verdi, 2 PRC, 4 L´Ulivo, 2 Socialisti, 8 PDCI, 3 RNP, 8 IDV, 2 Lega Sud Ausonia.
Tra le schede nulle, a suo avviso, possono essere recuperati 117 voti validi: 59 FI, 10 UDC, 2 No Euro, 1 Lega, 1 PLI, 3 DC-PSI, 7 AN, 2 Alternativa Sociale, 2 Fiamma Tricolore, 2 Pensionati, 11 L´Ulivo, 5 PRC, 1 Verdi, 1 Codacons, 1 IDV, 4 RNP, 3 Udeur, 2 Terzo Polo.
Questo campione ha subito evidenziato molte gravi anomalie. Attesa l´evidente dolosità di tali alterazioni dopo l´eventuale verifica delle schede valide, la relatrice ritiene ineludibile la segnalazione dei fatti all´Autorità Giudiziaria.
Richiama quindi i seguenti esempi:
Giugliano in Campania 83: non ci sono timbri, né firma sulla busta. Non risultano schede bianche, le schede nulle sono 77, mentre da verbale ne risultano 85. Di queste 77 schede nulle almeno 40
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appaiono chiaramente essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali;
Giugliano in Campania 21: non risultano schede bianche. Le schede nulle sono 53. Tra le schede nulle, ad avviso della relatrice:1 voto per FI e 1 voto per i Verdi. Ci sono 20 voti per FI ed altri voti per partiti del centrodestra annullati su schede che sono sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali;
Casalnuovo di Napoli 36: mancano timbri e firme sulla busta. Tra le 29 schede nulle ci sono 18 schede sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali. A suo avviso, i voti sarebbero: 14 per FI, 2 AN, 1 PRC, 1 RNP;
Visciano 2: tra le 24 schede nulle, a suo avviso, 9 annullate per FI sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali.
Ercolano 7: tra le 7 schede bianche, ad avviso della relatrice, 1 voto per UDC. Tra le schede nulle, 11 (5 AN, 1 FI, 1 PLI, 4 PRC) sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali.
Napoli 737: tra le schede nulle, ad avviso della relatrice, 1 voto annullato per FI su scheda sospetta di essere stata alterata successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali.
Casavatore 6: voti annullati su schede sospette di essere state alterate successivamente alla votazione da parte dell´elettore, con l´aggiunta di altri segni non originali. Allo scrutinio risulta presente un solo rappresentante di lista.
Casoria 13: le schede bianche sono 7 ma in verbale ne risultano 6.
Afragola 49: non risultano timbri e firme. Non risultano tabelle di scrutinio.
Marano di Napoli 38: non risultano timbri e firme. Tra le 18 schede bianche ad avviso della relatrice, voti 7 IDV, 2 PDCI, 1 UDC
Napoli 128: verbale senza voti, risulta solo lo statino.
Napoli 653: non risultano timbri e firme. Verbale pasticciato e corretto. Tra le schede bianche, ad avviso della relatrice: 1 FI, 1 UDC; 1 UDEUR. Tra le schede nulle, ad avviso della relatrice: 1 PRC.
Giugliano in Campania 37: numero 2 schede bianche risultanti da tabelle e verbale. In realtà le schede bianche sono 3. Tra le schede nulle, ad avviso della relatrice, 1 voto alla Lega.
Napoli 127: verbali completamente bianchi.
Poggio Marino 3: mancano firme e timbri sulla busta. Nella busta delle schede bianche, invece di queste, che dovrebbero essere 12, si trovano 45 voti dell´UDC.
Specifica, quindi, che la «quadratura» delle sezioni elettorali della Circoscrizione ha avuto un valore esclusivamente tecnico, al fine di consentire al sistema informatico di chiudere la verifica e alla relatrice di presentare la odierna relazione. In conseguenza di ciò e sulla base delle risultanze dell´attività svolta, ritiene di dover proporre fin d´ora che la giunta, nel deliberare l´apertura dell´istruttoria su base nazionale, deliberi anche di acquisire le schede valide delle ulteriori seguenti sezioni elettorali per le motivazioni di seguito indicate:
tra le 94 sezioni la cui quadratura ha comportato variazioni nel dato UCC:
Sant´Antimo sez. 22: dal controllo delle schede bianche e nulle risulta che le schede nulle sono 11 e non 10. Quadratura raggiunta cambiando il totale dei votanti.
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Tra le 12 sezioni quadrate con l´acquisizione di ulteriore documentazione dai comuni interessati:
Comune di Ercolano sez. 24: Squadratura di tipo UGE ( nel verbale è indicato un votante in più rispetto alla somma dei voti validi, schede bianche e nulle). Le schede bianche sono 5 e non 6, le schede nulle sono 13. Quadratura raggiunta, dunque cambiando il totale dei votanti da 759 a 758.
Comune di Giugliano in Campania sez. 52: squadratura di tipo UGE (nel verbale sono indicati 20 voti validi in più rispetto la somma delle liste. Mancano le tabelle di scrutinio);
Comune di Giugliano in Campania sez. 58: Squadratura di tipo UGE (nel verbale sono indicati 3 voti validi in più rispetto la somma delle liste. Mancano le tabelle di scrutinio)
Comune di Napoli sez. 65: Squadratura di tipo UGE (il verbale riporta 54 voti validi in più rispetto la somma delle liste)
Comune di Napoli sez. 232 Squadratura di tipo UGE (nel verbale sono riportati 13 voti in meno rispetto la somma dei voti di lista che si ricavano solo dalle tabelle di scrutinio). Il verbale riporta 22 schede nulle, lo statino 9. Le schede bianche sono 22, dunque raggiunta quadratura modificando il dato del votanti da 605 a 618.
Comune di Napoli sez. 148: Schede nulle 6, schede bianche 6 come da «statino» (tra le bianche, ad avviso della relatrice, 1 voto DC-PSI)
Ritiene, infine, sulla base delle numerose anomalie segnalate dalla presente relazione, necessario segnalare al Presidente della Corte d´Appello di Napoli, al fine della cancellazione dall´elenco degli idonei a svolgere le funzioni di presidente di seggio, le anomalie da lei evidenziate nella relazione con riferimento ad alcune sezioni.
Sulla scorta dell´attività istruttoria svolta e delle numerose irregolarità emerse nell´esame del campione sopra indicato, mentre non ritiene opportuno né utile ai fini dei lavori della Giunta delle elezioni, proporre l´istituzione di un Comitato di verifica per la singola circoscrizione in esame, evidenzia come il ristrettissimo margine di voti che separa le due coalizioni a livello nazionale richieda un necessario approfondimento, al fine della prevista verifica dei poteri e convalida degli eletti, che non può essere esperito diversamente se non attraverso la verifica quantomeno di tutte le schede bianche e nulle a livello nazionale.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XIX Circoscrizione Campania 1, e ritenuta in ogni caso l´inopportunità di una apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale possibile irrilevanza dei risultati in una Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Emerenzio BARBIERI (UDC), dopo aver ringraziato la relatrice Gardini per l´eccellente relazione, giudica di gravità inaudita le anomalie riscontrate nella Circoscrizione Campania 1, ritenendo pertanto necessario che la Giunta proceda con denunce formali all´autorità giudiziaria affinchè questa chieda conto ai presidenti di seggio e agli scrutatori del loro operato.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN), nel ritenere estremamente seria la relazione della collega Gardini, estenderebbe
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pur tuttavia la proposta di segnalazione all´autorità giudiziaria anche alle anomalie riscontrate nelle altre sezioni da lei esaminate.
Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo), nel riconoscere l´ottimo lavoro svolto dalla relatrice Gardini, ritiene che la stessa abbia richiesto soltanto che si proceda alla revisione delle schede bianche, nulle e valide delle sezioni da lei indicate.
Rino PISCITELLO (Ulivo) si augura che i ragionamenti parossistici volti a richiedere le più minuziose verifiche dei risultati elettorali nelle singole sezioni non si tramutino in alcuni relatori in uno strumento per far dubitare della regolarità complessiva delle elezioni. Ritiene inoltre che si possa semmai decidere di costituire un Comitato di verifica per la Circoscrizione Campania 1, nell´ambito del quale affrontare anche le questioni meritevoli di interventi correttivi da parte del legislatore.
Donata LENZI (Ulivo) vorrebbe che le fosse chiarito con quali criteri la relatrice Gardini ritiene di poter dire che una scheda è stata dolosamente manipolata, visto che non si può certo fare un esame grafologico.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) fa presente alla deputata Lenzi che in alcuni casi si può ictu oculi ritenere che i segni siano posticci in quanto tracciati in modo identico. La segnalazione di tali fatti all´autorità giudiziaria può peraltro essere fatta, oltre che dalla Giunta, anche da singoli deputati nella loro qualità di pubblici ufficiali.
Elisabetta GARDINI (FI), relatrice, riferendosi alle schede che ha giudicato oggetto di possibile manipolazione, fa presente di aver ravvisato scarabocchi fatti esattamente nello stesso modo. Rivolgendosi ai deputati dei gruppi di maggioranza, esprime l´opinione che essi siano senz´altro esperti delle tecnicalità ma troppo abituati alla politica delle «stanze chiuse», mente lei si è limitata a fare l´osservatrice delle situazioni riscontrate nel corso delle attività svolte. Concorda con quanti sostengono che, in materia di riconteggio di voti, non sia possibile fare alcuna campionatura, come dimostra il fatto che il secondo campione da lei esaminato ha dato risultati assai diversi rispetto al primo. Non intende, in conclusione, permettere che agli scrutatori sia consentito manipolare in modo irregolare i voti, in quanto ciò contrasta con il rispetto, in lei innato, della sacralità del voto degli elettori, e sottolinea che quando si fa demagogia le viene da piangere.
Franco RUSSO (RC-SE) esclama l´apostrofe «accidenti» nei confronti di quanto testé dichiarato dalla deputata Gardini.
Rolando NANNICINI (Ulivo), intervenendo sull´ordine dei lavori, ricorda che nella seduta odierna era prevista la deliberazione sull´apertura dell´istruttoria a livello nazionale. Invita pertanto il presidente Bruno a convocare un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per stabilire un nuovo calendario dei lavori della Giunta che consenta di concludere rapidamente le relazioni circoscrizionali per passare successivamente alla deliberazione sul Comitato di verifica nazionale.
Donato BRUNO, presidente, ritiene che si debba procedere per concludere le relazioni nella seduta odierna.
Rolando NANNICINI (Ulivo) preannuncia che si allontanerà a breve dall´aula della Giunta.
Donata LENZI (Ulivo), nel sottolineare che il problema è rappresentato dalla continua reciproca delegittimazione tra le due coalizioni, ribadisce le proprie perplessità sulle richieste fatte dalla relatrice Gardini di segnalazioni all´autorità giudiziaria.
Elisabetta GARDINI (FI), relatrice, prende atto, rivolgendosi alla deputata Lenzi, che l´alternativa non può che essere
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quella di promuovere corsi di sostegno per gli scrutarori.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella XIX Circoscrizione Campania 1, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 2 (DC e Nuovo PSI): Stefano Caldoro;
per la lista n. 9 (Forza Italia): Aldo Perrotta;
per la lista n. 11 (Alleanza nazionale): Amedeo Laboccetta;
per la lista n. 12 (UDC): Antonio MILO;
per la lista n. 13 (Partito della Rifondazione comunista): Titti De Simone;
per la lista n. 14 (Italia dei valori): Ciro Borriello;
per la lista n. 15 (Partito dei comunisti italiani): Giacomo De Angelis;
per la lista n. 16 (Popolari UDEUR): Sergio Iannuccilli;
per la lista n. 17 (L´Ulivo): Enrico Cardillo;
per la lista n. 21 (Federazione dei Verdi): Gennaro Nasti;
per la lista n. 22 (La Rosa nel Pugno): Fausto Corace.
La Giunta concorda.
Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (Ulivo), intervenendo sull´ordine dei lavori, chiede che la seduta sia sospesa e rinviata a domani.
Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) si associa al deputato Oliverio.
Gregorio FONTANA (FI) ritiene che le restanti relazioni circoscrizionali possano essere svolte nella seduta odierna.
Donata LENZI (Ulivo) ne conviene.
Verifica dei poteri nella XXV Circoscrizione (Sicilia 2).
Camillo PIAZZA (Verdi) relatore, riferisce sulla verifica dei poteri della XXV Circoscrizione Sicilia 2, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami.
Sono stati, inoltre, presentati direttamente alla Camera, entro i termini previsti dall´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, i seguenti ricorsi:
Maria Chiara AMICO (candidata della lista Federazione di Centro-Terzo Polo nella XXV circoscrizione Sicilia 2) chiede - con ricorso avverso tutte le proclamazioni dei deputati eletti nella XXV circoscrizione Sicilia 2 inviato il 18 maggio 2006 e pervenuto il 23 maggio 2006 - l´annullamento del provvedimento di esclusione della lista Terzo Polo nella XXV Circoscrizione Sicilia 2 (ricusazione dovuta alla cancellazione della candidatura di Biazzo Johannes e alla conseguente riduzione del numero dei candidati sotto il terzo dei seggi assegnati alla circoscrizione) e la ripetizione delle elezioni nella circoscrizione;
Angelo PAFFUMI (candidato primo dei non eletti della lista Lega nord-Movimento per l´Autonomia nella XXV circoscrizione Sicilia 2) contesta la proclamazione a deputato (in qualità di subentrante al dimissionario deputato Nicola Leanza) di Sebastiano Neri, effettuata dal Presidente della Camera in data 19 luglio 2006. Con il ricorso, presentato il 24 luglio 2006, il ricorrente Paffumi contesta l´eleggibilità del deputato Neri in relazione all´asserita violazione dell´articolo 7, primo comma, lettera c), del testo unico n. 361 del 1957 e dell´articolo 3-bis del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, convertito dalla legge 27 gennaio 2006, n. 22 (dimissioni tardive del candidato dalla carica di sindaco di comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti), lamentando che lo stesso
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non si sarebbe dimesso dalla carica di sindaco del comune di Lentini entro il termine previsto dal citato articolo 3-bis del decreto legge n. 1 del 2006 (ossia, entro i sette giorni successivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 1 del 2006, che scadevano il 5 febbraio 2006).
Con riferimento al ricorso di Maria Chiara Amico, ritiene, anche sulla scorta dei precedenti e delle deliberazioni adottate dalla Giunta nella corrente legislatura con riferimento ai ricorsi di liste ricusate, che la richiesta di annullamento di atti del procedimento elettorale preparatorio con i quali sia stata disposta la ricusazione di singoli candidati o di liste sfugga alla cognizione della Giunta delle elezioni (in conformità ad una costante giurisprudenza parlamentare della Giunta della Camera riconosciuta dalla stessa ricorrente) e che pertanto il ricorso in esame debba essere archiviato per manifesta inammissibilità. Tale profilo, peraltro, risulta assorbente rispetto al vizio di parziale intempestività da cui tale ultimo ricorso è affetto, ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta, con riferimento alle proclamazioni effettuate, in data 22 aprile 2006, dall´Ufficio centrale circoscrizionale. Avverso gli atti del procedimento elettorale preparatorio (e in particolare quelli concernenti la ricusazione di liste o candidati) è, infatti, previsto un sistema di tutele che trova la sua compiuta disciplina negli articoli 22 e 23 del testo unico n. 361 del 1957. Tali disposizioni prevedono la possibilità di riesame, entro ristretti termini temporali, delle ricusazioni di liste o candidati da parte dello stesso Ufficio centrale circoscrizionale e di impugnazione dei provvedimenti di ricusazione di liste o singole candidature dinanzi all´Ufficio Elettorale Centrale Nazionale. La competenza della Camera a pronunciare giudizio definitivo, ai sensi dell´articolo 87 del testo unico n. 361 del 1957, sui ricorsi e reclami presentati, ivi compresi quelli relativi al procedimento elettorale preparatorio, deve ritenersi sussistente solo in quanto sia finalizzata alla verifica dei titoli di ammissione degli eletti: nel senso che la Camera può e deve conoscere tutto il procedimento elettorale, ivi compresa la fase precedente l´apertura dei seggi, ma esclusivamente ai fini del giudizio sulla corretta composizione dell´organo (e dunque limitatamente all´esame dei ricorsi presentati avverso l´ammissione di liste alle elezioni), restando invece estranea alle finalità istituzionali dell´organo parlamentare la valutazione di mera legalità degli atti privi di rilevanza sulla verifica dei titoli di ammissione dei deputati proclamati, ed essendo apprestate specifiche forme di tutela per i casi di ricusazione di liste o candidati. La verifica dei titoli di ammissione degli eletti esclude per definizione che nella stessa possa ritenersi ricompreso anche il controllo sulle posizioni giuridiche soggettive di coloro i quali non hanno affatto partecipato alla competizione elettorale. I vizi dedotti nel ricorso della lista Federazione di Centro-Terzo Polo riguardano un momento della fase preliminare del procedimento elettorale (il deposito delle liste e il controllo sulla loro regolare composizione e presentazione) rimesso alla cognizione di organi appositi, e i cui effetti non hanno rilievo nella successiva fase della votazione, se non sulla base di argomentazioni ipotetiche in fatto o di considerazioni di mera legittimità riguardanti il procedimento, che in nessuna misura incidono sui titoli di ammissione degli eletti e che, per tali ragioni, esulano del tutto dalle competenze della Giunta delle elezioni. Ad ulteriore motivazione del difetto assoluto di competenza della Giunta su ricorsi quale quello in esame, valga, inoltre, la considerazione che, se la Giunta ritenesse, al contrario, di poter esaminare nel merito un ricorso avverso la ricusazione di una lista, dovrebbe conseguentemente ammettere la possibilità di un suo accoglimento; dal che, tuttavia, non potrebbe in ogni caso derivare alcuna conseguenza pratica sui titoli di ammissione dei deputati proclamati (non essendovi, per mancata partecipazione alle elezioni, candidati proclamabili della lista ricusata) se non quella -
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palesemente estranea alle finalità proprie della verifica dei poteri - di provocare la ripetizione delle elezioni non solo nella circoscrizione interessata (come erroneamente ritiene la lista ricorrente) ma - tenuto conto del sistema, attualmente vigente per la Camera, di calcolo e assegnazione dei seggi unificato a livello nazionale - in tutte le circoscrizioni territoriali italiane (ad eccezione della XXVII Circoscrizione Valle d´Aosta) al fine di consentire alla lista esclusa di parteciparvi con propri candidati.
Con riferimento al ricorso di Angelo Paffumi, segnala, poi, che lo stesso è stato già esaminato dal Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze, che ha svolto l´istruttoria al riguardo ai sensi dell´articolo 16 del regolamento della Giunta, formulando la relativa proposta alla Giunta; nel corso della seduta del 26 ottobre 2006, il coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle ineleggibilità ha proposto, a nome del Comitato, di accertare la ineleggibilità del deputato Sebastiano Neri, deliberando pertanto, ai sensi dell´articolo 17, comma 5, del regolamento della Giunta, la contestazione della sua elezione. Il seguito dell´esame del predetto ricorso è stato, quindi, rinviato ad altra seduta della Giunta.
Segnala, infine, che è stato presentato alla Camera un ricorso di Santi NICITA (capolista della lista Popolari-UDEUR nella XXV Circoscrizione Sicilia 2), pervenuto in data 9 maggio 2006, con il quale si contesta l´errata applicazione del meccanismo di compensazione tra liste eccedentarie e liste deficitarie da parte dell´Ufficio centrale nazionale e la conseguente pretesa errata individuazione delle circoscrizioni in cui attribuire, in applicazione del predetto meccanismo, seggi in compensazione alla lista Popolari-UDEUR.
Premesso che la valutazione e la trattazione di tale ricorso, così come degli altri ricorsi, ad esso analoghi, volti a contestare l´errata applicazione del meccanismo di compensazione di seggi tra liste eccedentarie e liste deficitarie, avrà luogo su proposta del relatore incaricato di riferire sulle operazioni effettuate su base nazionale, in quanto attinente a questione non specificamente riferibile alla sola XXV Circoscrizione Sicilia 2 bensì relativa alle modalità di determinazione dei seggi spettanti su base nazionale a ciascuna lista deficitaria, ritiene tuttavia, come contributo alla successiva verifica su base nazionale, di esprimere l´avviso che il ricorso di Santi NICITA presenti elementi di infondatezza in considerazione del fatto che la corretta interpretazione del meccanismo di cui all´articolo 83, comma 1, n. 9 del testo unico n. 361 del 1957 - adottata dall´Ufficio elettorale centrale nazionale - è, a giudizio del relatore, quella che consente di mantenere tendenzialmente inalterato il numero di seggi assegnati complessivamente ad una circoscrizione (secondo il principio di rappresentatività territoriale delle singole circoscrizioni che gode di copertura costituzionale da parte dell´articolo 56, quarto comma, della Costituzione).
Fa presente, inoltre, che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato la documentazione elettorale delle sezioni che presentavano anomalie e «squadrature» e che, dopo le verifiche degli uffici della Giunta delle elezioni, sono state successivamente «quadrate». Sono state da lui esaminate le schede bianche e nulle delle seguenti sezioni che, in esito alla prima fase della verifica preliminare condotta dagli uffici della Giunta, risultavano «squadrate»:
sezioni n. 130 e n. 234 del comune di Catania;
sezione n. 29 del comune di Enna;
sezione n. 218 del comune di Messina;
sezione n. 19 del comune di Augusta;
sezioni n. 51 e n. 52 del comune di Siracusa.
Per le suddette sezioni i dati sono stati resi congrui, con la sua autorizzazione, al solo fine tecnico di consentire la presentazione dell´odierna relazione. Per tali sezioni -
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di cui ha esaminato le schede bianche e nulle - si riserva di proporre alla Giunta di deliberare l´acquisizione delle schede valide.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla XXV Circoscrizione Sicilia 2 ulteriori rispetto a quello della lista Federazione di Centro-Terzo Polo e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta:
di archiviare per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, il ricorso di Maria Chiara Amico, rappresentante della lista Federazione di Centro-Terzo Polo, dichiarandolo inoltre parzialmente intempestivo, ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta;
di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di archiviazione del ricorso di Maria Chiara Amico.
La Giunta approva la proposta di archiviazione per manifesta inammissibilità, per le motivazioni indicate in relazione, del ricorso di Maria Chiara Amico, della lista Federazione di Centro - Terzo Polo, dichiarandolo inoltre parzialmente intempestivo ai sensi dell´articolo 9, comma 2, del regolamento della Giunta.
Donato BRUNO, presidente, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella XXV Circoscrizione Sicilia 2, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (La Rosa nel Pugno): Daniele Capezzone;
per la lista n. 3 (Italia dei valori): Mario Bonomo;
per la lista n. 4 (Partito dei comunisti italiani): Margherita Hack;
per la lista n. 6 (Partito della Rifondazione comunista): Cinzia Dell´Aera;
per la lista n. 8 (L´Ulivo): Francesco Rinaldi;
per la lista n. 9 (Alleanza nazionale): Maria Loreta Rao;
per la lista n. 11 (Lega Nord - MPA): Angelo Paffumi;
per la lista n. 14 (UDC) - Giuseppe Gianni;
per la lista n. 16 (Forza Italia) - Antonino Gazzara.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella IX Circoscrizione (Friuli-Venezia Giulia).
Donato BRUNO, presidente, sostituendo il relatore Soro - che lo ha autorizzato a riferire in sua vece, essendosi dovuto allontanare - riferisce sulla verifica dei poteri della IX Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia, osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami. Nel medesimo verbale si dà, inoltre, conto delle decisioni sui seguenti incidenti: 1) in relazione al seggio n. 2 di Terzo d´Aquileia (Udine) «il dato di verbale afferente i voti
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della lista n. 11 Rifondazione comunista - 90 - è errato poiché dalla tabella di scrutinio il dato esatto risulta essere 91. Con questa variazione la somma globale dei voti espressi indicata nel verbale, pari a 1.095, risulta corretta»; 2) l´Ufficio dà atto che «in relazione al seggio n. 61 di Udine i voti espressi per le varie liste concorrenti sono stati desunti dalle tabelle di scrutinio, perché il verbale non riportava alcune indicazioni a riguardo».
Contro le proclamazioni effettuate dall´Ufficio centrale circoscrizionale e dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 non sono stati presentati ricorsi.
Fa presente quindi che nel corso della sua attività istruttoria il relatore Soro ha esaminato anche un campione casuale, a suo giudizio statisticamente significativo, di schede bianche e nulle relative a 50 sezioni elettorali della Circoscrizione, dall´esame delle quali il relatore Soro non ha ravvisato alcun voto recuperabile. L´esame è stato effettuato tenendo conto dei criteri di valutazione del voto enunciati in una apposita seduta della Giunta delle elezioni. Il relatore Soro giudica evidente che la ricerca sopraevidenziata ha voluto soltanto avere carattere di verifica dell´entità di eventuali scostamenti e che quindi il relatore ha consapevolezza che qualsivoglia generalizzazione e proiezione delle risultanze della sua attività istruttoria sul risultato circoscrizionale o nazionale (che pure apparirebbe confermato) risulterebbe strumentale, così come lo sarebbe qualsiasi generalizzazione dello stesso tipo per qualsiasi altra circoscrizione.
In conclusione, il relatore Soro, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla IX Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia e ritenuta pertanto non necessaria l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, oltre che inopportuna dal punto di vista procedurale in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Nessuno chiedendo di intervenire, propone quindi che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella IX Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 1 (Lega Nord - MPA): Mario Pittoni;
per la lista n. 2 (Alleanza nazionale): Daniele Franz;
per la lista n. 3 (UDC): Leonardo Zappalà;
per la lista n. 4 (Forza Italia): Ettore Romoli;
per la lista n. 9 (Federazione dei Verdi): Alessandro Metz;
per la lista n. 11 (Partito della Rifondazione comunista): Michele Negro;
per la lista n. 14 (L´Ulivo): Chiara Boni.
La Giunta concorda.
Verifica dei poteri nella VII Circoscrizione (Veneto 1).
Donato BRUNO, presidente e relatore, riferisce sulla verifica dei poteri nella VII Circoscrizione Veneto 1, illustrando i dati relativi alla circoscrizione ed osservando che al verbale dell´Ufficio centrale circoscrizionale non sono stati allegati ricorsi o reclami. Nel verbale delle operazioni dell´Ufficio centrale circoscrizionale Veneto 1 si dà, peraltro, conto di talune decisioni
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assunte dall´Ufficio concernenti, in particolare, il riesame dei voti contestati e provvisoriamente non assegnati dagli uffici elettorali di sezione e il riconteggio, mediante apposita convocazione dei presidenti delle sezioni interessate e il ricorso alle tabelle di scrutinio, dei dati delle sezioni i cui verbali presentavano errori od omissioni.
Contro la proclamazione del deputato Giustina Mistrello Destro effettuata dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006 è stato presentato, nei termini, il seguente ricorso:
Michela Vittoria BRAMBILLA, candidata prima dei non eletti della lista Forza Italia nella VII Circoscrizione Veneto 1, ha chiesto l´accertamento della ineleggibilità del deputato Giustina MISTRELLO DESTRO (proclamata dal Presidente provvisorio della Camera nella seduta del 28 aprile 2006) e il conseguente annullamento della sua elezione in ragione dell´asserita violazione dell´articolo 10, primo comma, n. 1, del testo unico n. 361 del 1957, in quanto il deputato avverso la cui proclamazione il ricorso è presentato ricopriva all´atto della candidatura la carica di presidente della Società delle Autostrade di Venezia e Padova s.p.a., ossia di una società vincolata con lo Stato per una concessione amministrativa di notevole entità economica.
Il predetto ricorso - unitamente all´esposto presentato da Emanuela LAVEZZO, elettrice, già prima della proclamazione ed allegato al verbale delle operazioni dell´Ufficio centrale circoscrizionale - è stato esaminato dal Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze, che ha svolto l´istruttoria in contraddittorio ai sensi dell´articolo 16 del regolamento della Giunta. A conclusione dell´istruttoria del Comitato, la Giunta, nella seduta del 9 novembre 2006, ha approvato le proposte del Comitato medesimo di archiviazione del ricorso e dell´esposto presentati avverso l´eleggibilità del deputato Giustina Mistrello Destro e di accertamento, ai sensi dell´articolo 2 della legge n. 60 del 1953, dell´incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di presidente della Società Autostrade di Venezia e Padova ricoperta dal deputato Giustina Mistrello Destro. Nella seduta del 6 dicembre 2006 la Giunta ha, infine, preso atto dell´opzione a favore del mandato parlamentare del deputato Mistrello Destro, la quale, con lettera pervenuta in data 5 dicembre 2006, aveva comunicato di essersi dimessa dalla carica di Presidente della Società delle Autostrade di Venezia e Padova, allegando l´estratto del verbale della riunione nella quale il consiglio di amministrazione della predetta Società aveva preso atto delle sue dimissioni.
Fa presente quindi che nel corso della propria attività istruttoria ha esaminato un campione casuale di schede bianche e nulle del 10 per cento delle sezioni elettorali della Circoscrizione. In particolare, il relatore ha esaminato 1.914 schede bianche e 2.511 schede nulle. Ad avviso del relatore, dalle schede nulle esaminate sono risultati recuperabili 21 voti validi, attribuibili alle seguenti liste: 5 voti alla lista Forza Italia; 4 voti alla lista Alleanza nazionale; 3 voti alla lista UDC; 3 voti alla lista Pensionati Uniti; 1 voto alla lista Lega nord-MPA; 1 voto alla lista DC-NuovoPSI; 2 voti alla lista L´Ulivo; 1 voto alla lista Movimento Triveneto; 1 voto alla lista Progetto Nordest. Ad avviso del relatore, dalle schede bianche esaminate sono, inoltre, risultati recuperabili 27 voti validi, attribuibili alle seguenti liste: 14 voti alla lista Forza Italia; 5 voti alla lista UDC; 2 voti alla lista Alleanza nazionale; 2 voti alla lista Alternativa sociale; 1 voto alla lista DC-NuovoPSI; 1 voto alla lista Ecologisti democratici; 1 voto alla lista La Rosa nel pugno; 1 voto alla lista Rifondazione comunista.
Ritiene, altresì, di dover proporre, ai fini della verifica su base nazionale, che la Giunta deliberi di acquisire le schede bianche e nulle della sezione n. 15 del comune di Padova, che non sono state trasmesse alla Camera.
In conclusione, in assenza di ricorsi esclusivamente riferibili alla VII Circoscrizione
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Veneto 1 e ritenuta pertanto inopportuna l´apertura dell´istruttoria nella sola Circoscrizione in oggetto, in ragione della natura del sistema elettorale e della tendenziale possibile irrilevanza dei risultati in una sola Circoscrizione ai fini della determinazione delle cifre elettorali nazionali conseguite dalle coalizioni e dalle liste in esse collegate in ogni Circoscrizione, propone alla Giunta di sospendere, fino all´esito della verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale, l´approvazione delle eventuali modifiche ai valori delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite dalle liste nella Circoscrizione, nonché la formulazione della proposta all´Assemblea di convalida dei deputati proclamati eletti nella Circoscrizione ovvero della proposta di contestazione delle elezioni che dovessero essere risultate contestabili.
Nessuno chiedendo di intervenire, propone che, ai fini degli eventuali subentri che si dovessero rendere necessari in corso di legislatura, la Giunta accerti che, nella VII Circoscrizione Veneto 1, i candidati primi dei non eletti per ciascuna lista sono i seguenti:
per la lista n. 4 (La Rosa nel Pugno): Franco Grotto;
per la lista n. 7 (Partito della Rifondazione comunista): Daniela Ruffini;
per la lista n. 8 (L´Ulivo): Paolo Leon;
per la lista n. 10 (Italia dei valori): Leoluca Orlando;
per la lista n. 12 (Federazione dei Verdi): Giuseppe Caccia;
per la lista n. 15 (Alleanza nazionale):Valter Gasparotto;
per la lista n. 17 (Forza Italia): Michela Vittoria Brambilla;
per la lista n. 19 (UDC): Onorio De Boni;
per la lista n. 23 (Lega Nord - MPA): Matteo Bragantini.
La Giunta concorda.
Comunicazioni del Presidente.
Donato BRUNO, presidente, ricorda che, nella seduta di ieri il deputato Burchiellaro, coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle ineleggibilità e alle decadenze, ha proposto che la Giunta deliberi di richiedere, per il tramite del Presidente della Camera, al Comune di Roma informazioni circa l´eventuale avvenuta cancellazione dalle liste elettorali del deputato Cesare Previti in conseguenza della pena accessoria allo stesso inflitta della interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Se la Giunta concorda, indirizzerà, pertanto, una lettera al Presidente della Camera, ai sensi dell´articolo 4, comma 3, del regolamento della Giunta, affinché, per il suo tramite, la Giunta acquisisca presso il Comune di Roma i relativi elementi informativi.
La Giunta concorda.
Donato BRUNO, presidente, avverte, infine, che nella giornata odierna il deputato Previti ha fatto pervenire al coordinatore del Comitato per le ineleggibilità ulteriore documentazione (una nota integrativa della sua audizione; copia della sentenza della Sez. VI della Corte di Cassazione n. 40249/06, depositata il 6 dicembre 2006; «elementi» per il ricorso straordinario per errore di fatto avverso la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. VI, n. 33435/06 del 4 maggio 2006; copia del ricorso per incidente di esecuzione già depositato in Cassazione). Copia di tale documentazione è stata già inviata in casella a tutti i componenti del Comitato per le ineleggibilità.
La Giunta prende atto.
Sui lavori della Giunta.
Gregorio FONTANA (FI) ritiene che quella odierna sia stata una giornata importante per i lavori della Giunta. I gruppi dell´opposizione non avevano condiviso lo
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schema procedurale secondo il quale era necessario, per procedere all´apertura dell´istruttoria su base nazionale, esaurire tutte le relazioni circoscrizionali. Nell´odierna seduta esse si sono tuttavia concluse. Auspica pertanto che non residuino elementi ostativi a deliberare sulla revisione delle schede.
Donato BRUNO, presidente, ricorda che l´ordine del giorno prevede la deliberazione sull´apertura dell´istruttoria del Comitato di verifica su base nazionale. Esaurite tutte le relazioni circoscrizionali, e considerato che la deliberazione merita una seria attenzione, ritiene che la trattazione di questo punto all´ordine del giorno potrebbe anche essere rinviata alla seduta di domani.
Dopo che il deputato Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) ha fatto presente che a suo avviso il dibattito sulla deliberazione può iniziare sin d´ora, Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) condivide la proposta del presidente che giudica di buon senso, e chiede che si definisca l´ordine del giorno della seduta di domani.
Maurizio TURCO (RosanelPugno) è contrario a iniziare ora un dibattito che si intendesse portare a termine nella seduta di domani.
Donata LENZI (Ulivo), nel concordare con la proposta del presidente, ritiene tuttavia di dover sin d´ora segnalare la preferenza del suo gruppo per procedere nella revisione delle schede scegliendo un campione, sulla base dell´utile lavoro svolto dai relatori circoscrizionali. È per altro evidente che si pone il problema di individuare un campione attendibile, e a questo scopo potrebbe essere opportuno acquisire il parere di esperti esterni. Non esclude che per alcune circoscrizioni, sulla base delle segnalazioni pervenute dai relatori, si possa procedere a una revisione totale. Il suo gruppo considera però importante che venga definito un termine ragionevole per la conclusione del lavoro del Comitato di verifica, senza che questo significhi sottrarsi alla necessità, che dovesse profilarsi, di ampliare il campione individuato, qualora ne emergessero elementi di criticità. Trascinare senza termine il lavoro di verifica perpetuerebbe infatti in modo inaccettabile una situazione d´incertezza, nociva alla credibilità stessa del sistema istituzionale. La proposta del suo gruppo è dunque di procedere alla verifica di tutte le schede, bianche, nulle e valide, di un campione attendibile di seggi, che potrebbe essere individuato in 6 mila.
Donato BRUNO, presidente, osserva che dodici relatori circoscrizionali hanno già provveduto a verificare il 10 per cento delle schede bianche e nulle di loro competenza. La Giunta ha ora l´obbligo di procedere al conteggio. Le statistiche non rientrano tra i suoi compiti, e spettano invece agli esperti, la cui funzione che non può confondersi con quella dell´organo parlamentare. In una condizione di scarto così esiguo tra le coalizioni è evidente che le percentuali statistiche di recupero servono a ben poco. Torna quindi a proporre il rinvio della discussione a domani, quando si perverrà ad una decisione che auspica unanime, ma che deve comunque rispondere alle aspettative dei cittadini, i quali si interrogano sui motivi per i quali alla Camera si dovrebbe agire, in questa materia, diversamente dal Senato.
Gregorio FONTANA (FI) prende atto che da parte della maggioranza non si accede alla proposta preannunciata dal presidente Bruno nella seduta di ieri, ma si richiede che il Comitato di verifica nazionale proceda alla revisione di schede bianche, nulle, contestate e valide di un campione di seggi.
Emerenzio BARBIERI (UDC) giudica meritevole di riflessione la proposta avanzata dal capogruppo dell´Ulivo, dalla quale tuttavia dissente. Dal canto suo ritiene infatti necessario procedere alla revisione di tutte le schede bianche e nulle nonché delle schede valide di un 15 per cento di seggi, cioè circa 9 mila. Se non si segue
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questa strada, l´interesse del suo gruppo alla verifica su base nazionale sarebbe molto scarso.
Vincenzo NESPOLI (AN) si augura che tutti abbiano in Giunta la convinzione di essere chiamati a compiere fino in fondo il proprio dovere. Non può sfuggire la differenza che intercorre tra proporre di ricontare tutte le schede e porre in essere tale proposta, anche tenendo conto della necessità di pervenire a un esito certo in tempi ragionevoli. In tutte le relazioni è stata evidenziata la circostanza che, in relazione alla complessità del procedimento elettorale, possano essersi prodotti errori materiali, dei quali, pur non dovuti ad alcun dolo, deve tuttavia essere valutata la capacità di inficiare il risultato complessivo. Accoglie come punto di partenza del dibattito la proposta avanzata dalla collega Lenzi, al fine di giungere ad una decisione condivisa che non preveda percentuali da verificare definitive ed insuperabili, bensì avanzamenti successivi. È chiaro che dovranno rimanere comunque fuori dal campione quei seggi che hanno costituito oggetto di segnalazione specifica da parte dei relatori circoscrizionali.
Maria Cristina PERUGIA (RC-SE) interviene nel dibattito che gli appare impegnativo, e che pure aveva inteso che sarebbe stato rinviato alla seduta di domani. Ritiene di dover innanzitutto sgomberare il campo dall´argomentazione, da taluno a più riprese affacciata, che da parte dei relatori dei gruppi di maggioranza si siano volute compiere verifiche superficiali: personalmente ha esaminato il 10 per cento delle schede bianche e nulle della sua circoscrizione, oltre naturalmente le sezioni squadrate. Fare chiarezza è nell´interesse di tutti, anche e soprattutto della maggioranza, che ogni giorno si vede accusata quasi di aver usurpato la vittoria elettorale. Nessuna reticenza dunque oppone a un programma di verifiche finalizzato a controllare il risultato nel miglior modo possibile: il riconteggio totale non è tuttavia l´unico, e rischia anzi di delegittimare tutta la filiera del procedimento elettorale, dai seggi agli uffici centrali circoscrizionali, all´ufficio centrale nazionale, alla stessa Giunta delle elezioni. Non crede alle tesi dei brogli, avanzate dall´una e dall´altra parte. Il problema risiede nella scelta del campione, e a questo proposito ritiene necessario interpellare esperti di statistica sull´attitudine di un esame a campione a fornire risultati certi e sulla stessa sua selezione.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN), premesso che la Giunta è in questa fase regolarmente convocata e sta discutendo di un argomento che figura all´ordine del giorno, conferma il suo apprezzamento per l´attività svolta dalla collega Perugia nella sua vesta di relatrice circoscrizionale: il campione da lei esaminato può dare risultati apprezzabili. Non esiste per definizione un campione capace di fornire un risultato con un margine di errore pari a zero, e nessun campione potrebbe utilmente apprezzare una differenza tra le coalizioni dello 0,06 per cento: serve dunque la revisione di tutte le schede bianche e nulle e di un campione di schede valide. Osserva infine che il campione dovrebbe essere costruito tenendo conto della efficacia dei seggi, del tasso di errori, e dunque nessun esperto sarebbe in grado di selezionarlo in modo adeguato. L´unica proposta percorribile è pertanto quella avanzata dal presidente Bruno nella seduta di ieri.
Maurizio TURCO (RosanelPugno) conferma di essere favorevole alla revisione di tutte le schede, comprese quelle valide, ma non a qualsiasi costo. Si chiede infatti in quali giorni e orari il Comitato di verifica potrà operare: personalmente è disponibile a lavorare anche nei giorni festivi, ma non quando sono in corso i lavori parlamentari. Trova convincente l´accenno del collega Nespoli all´ipotesi di individuare campioni successivi, e condivide anche quella di conferire ad esperti statistici (che potrebbero essere individuati paritariamente dai gruppi di maggioranza e da quelli di opposizione) l´incarico di rispondere
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al quesito sull´attendibilità di un campione; ma non concorda sulle valutazioni negative che sono state avanzate sull´ipotesi stessa di individuare un campione, e non si riferisce ad ipotesi minime del 5 per cento.
Denis VERDINI (FI) giudica contraddittorio il ragionamento condotto dalla collega Lenzi: Si rende conto che il riconteggio totale è un´impresa enorme. Ma poiché i verbali di sezione comportano la trascrizione a mano di 26 milioni di dati, nessuno, dopo la fase del seggio, ha compiuto il riscontro tra verbali, tabelle e voti: il seggio è il solo momento di confronto, e non può dunque considerarsi destabilizzante o offensivo per la democrazia il fatto che gli altri soggetti del procedimento elettorale, fino alla convalida, intervengano a verificare. All´interno di ogni singolo seggio è ben possibile che si siano verificati errori: rispetto a questa evidenza, e stante l´esiguità dello scarto tra le due coalizioni, l´unica soluzione è il riconteggio, e non certo l´individuazione di un campione statistico. Poiché tuttavia vanno tenuti in considerazione i problemi di tempo, una base di partenza può essere rappresentata dalla proposta del collega Barbieri: la revisione di tutte le schede bianche e nulle, che sono già nella disponibilità della Giunta, consentirebbe poi di considerare la necessità di procedere a campione nell´esame delle schede valide.
Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) ha colto, in particolare nell´intervento del collega Nespoli, una disponibilità che nel seguito del dibattito è sembrata invece sfumare. Quanto all´esiguità dello scarto, osserva che i 24 mila voti sarebbero 60 mila se si fossero computati gli elettori della Valle d´Aosta; anche altri fenomeni, quali la forte riduzione delle schede bianche, appaiono il frutto di una scelta. Nelle parole di chi è parso ricercare una possibile soluzione ha letto lo sforzo di raggiungere una certezza. Ricorda peraltro che nella passata legislatura, quando si trattò di esaminare i ricorsi delle liste che avevano sfiorato la soglia del 4 per cento, la Giunta adottò un criterio molto restrittivo, giungendo a rivedere solo le schede bianche e nulle di un solo seggio per un terzo dei collegi uninominali, per un totale di poco più di 8 mila schede, e tanto fu considerato sufficiente per determinare l´archiviazione dei ricorsi. Ora nessuno può pensare di adottare decisioni destinate a produrre un logoramento delle istituzioni, e non a caso il regolamento della Camera fissa in 18 mesi il termine a disposizione della Giunta per la verifica elettorale. In questo quadro auspica che si possa pervenire ad una convergenza reale. Ritiene dunque che la discussione possa proseguire nella seduta di domani, dopo la riunione del Comitato per la ineleggibilità.
Donato BRUNO, presidente, precisa che nella seduta di domani la Giunta di domani proseguirà il dibattito e perverrà alla deliberazione; successivamente potrà riunirsi il Comitato per le ineleggibilità:
Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) ricorda che si convenne che l´istruttoria in Comitato sulla questione Previti si sarebbe conclusa il 12 dicembre.
Donato BRUNO, presidente, è disponibile a prevedere la riunione del Comitato prima della seduta della Giunta a condizione che la Giunta concluda utilmente i suoi lavori con la deliberazione, che già figura all´ordine del giorno della seduta odierna, sulla revisione delle schede. Quanto all´attività del Comitato, è evidente che potrà chiudere l´istruttoria solo se potrà fornire gli elementi necessari.
Gianfranco BURCHIELLARO (Ulivo) intende precisare nella sua qualità di coordinatore del Comitato, che non ci saranno in quella sede eccezioni o trattamenti differenziati per alcuno.
Donato BRUNO, presidente, ribadisce la sua disponibilità a convocare il Comitato prima della Giunta, ma non accetterà che si eccepisca, quando la Giunta sarà chiamata a votare, l´indisponibilità dei colleghi.
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Intervengono quindi Emerenzio BARBIERI (UDC), il quale chiede che i lavori non inizino prima delle 11,30, Donata LENZI (Ulivo) la quale chiede che sia previsto che i lavori non si concludano oltre le 16, e Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN), il quale ricorda che la deliberazione era prevista già nella seduta odierna e richiede formalmente che la Giunta sia convocata prima del Comitato, Donato BRUNO, presidente, avverte che alle 11 si riunirà il Comitato per le ineleggibilità per l´esame della questione Previti, e alle 11,45 la Giunta plenaria per la deliberazione sull´apertura dell´istruttoria e sulla revisione delle schede su base nazionale.
La seduta termina alle 23.05.